Eseguito a Tor Vergata un autotrapianto di rene con tecnica completamente robotica
Un magnifico lavoro di equipe tra la UOSD Urologia, diretta dal Prof. Enrico Finazzi Agro’, e la UOC Chirurgia dei Trapianti, diretta dal Prof. Giuseppe Tisone, a conferma dell’importanza di un approccio multidisciplinare. Il paziente, affetto da stenosi recidivante pan-ureterale, presentava una complessa anatomia vascolare e obesita’. Dopo la nefrectomia robotica, eseguita dal Prof Albisinni, si e’ proceduto a ricostruzione microchirurgica, questa effettuata dal Prof. Tommaso Manzia. Infine, tramite una piccola incisione nascosta, in rene e’ stato reintrodotto in addome dove il Prof. Simone Albisinni, con tecnica robotica, ha eseguito il trapianto e posizionato il rene accanto alla vescica. Il paziente ha potuto alimentarsi e alzarsi gia’ 12 ore dopo l’intervento, grazie alla perfetta gestione dell’anestesia e del dolore da parte dell’equipe guidata dal Prof. Maurio Dauri.
Impeccabile la gestione infermieristica del personale di sala operatoria, fondamentale in un intervento a così alta complessità. Il paziente e’ rientrato a casa dopo 48 ore di degenza in ottime condizioni e il suo rene si trova bene nella sua nuova “casa”.
Il Direttore Generale ff del Policlinico Tor Vergata, Andrea Magrini dichiara: “ Un ringraziamento sentito per un risultato importante raggiunto dai nostri professionisti che hanno fatto della interdisciplinarietà e la sinergia un valore aggiunto che si accompagna alla innovazione robotica ed alla ricerca, per dare risposte migliorative sia nella gestione della malattia che nella qualità di vita per i pazienti. Complimenti !“
“Il risultato straordinario ottenuto dal Policlinico di Tor Vergata nell’intervento di autotrapianto di rene con tecnologia completamente robotica, il primo nel centro-sud Italia, rappresenta un trionfo della ricerca e dell’impegno nell’eccellenza medica e nell’innovazione tecnologica,” dichiara Nathan Levialdi Ghiron, rettore dell’Università di Roma Tor Vergata. “Vorrei anche esprimere la mia profonda gratitudine al gruppo di medici e chirurghi che hanno condotto questo intervento con eccezionale maestria e dedizione, dimostrando il massimo impegno per il benessere dei pazienti. È importante sottolineare che questi professionisti, oltre ad essere medici esperti, svolgono anche un ruolo cruciale nella formazione dei futuri professionisti nel campo della medicina. La loro passione e competenza contribuisce alla crescita e allo sviluppo di nuove generazioni di medici”.
“Questo intervento – conclude il rettore – non solo segna un punto di riferimento per il centro Italia nella promozione di standard elevati nella medicina e nell’assistenza sanitaria, ma anche nella formazione di una forza lavoro medica altamente qualificata”.