Efficienza energetica: premiata l’esperienza virtuosa di Humanitas Gradenigo
Nel 2020 l’ospedale Humanitas Gradenigo di Torino si è aggiudicato il prestigioso “Ecohitech Award” nella categoria “efficienza energetica”. Merito della: «Concretezza del progetto che ha portato a importanti risultati di efficienza energetica e che va portato come esempio e come stimolo per altri enti pubblici e grosse strutture», come si leggeva nella motivazione del premio consegnato all’ingegner Fabio Fresi, responsabile dell’Ufficio tecnico dell’ospedale.
Ma è già dal 2015, anno in cui passò sotto la gestione di Humanitas, che l’ospedale segue un’attenta politica di efficienza energetica, ispirata da quanto era già in atto presso Humanitas Cellini ed espansa in virtù dei maggiori spazi a disposizione in Gradenigo. «Già quell’anno partimmo con una massiva sostituzione di lampade tradizionali con corpi illuminanti a LED – spiega l’ingegner Fresi -. Fu il primo passo di un percorso virtuoso che nel giro di sei anni ha portato Humanitas Gradenigo a ridurre di circa 2.500 tonnellate l’anno le emissioni di CO2 e di risparmiare ogni anno circa 360.000 euro per un totale complessivo di circa 2 milioni e 200.000 euro di risparmio».
Il cammino che ha portato a risultati tanto importanti si è composto anche della creazione di un calendario impianti, dell’adozione di curve di compensazione di regolazione della temperatura in funzione della temperatura esterna, della realizzazione di un nuovo BMS e della contestuale introduzione di sessanta punti di monitoraggio elettrico in tempo reale.
«Nel tempo, il segreto per una corretta gestione degli impianti e per il mantenimento dei risparmi è stato quello di limitare il più possibile la libertà di ampia regolazione localizzata delle temperature – precisa l’ingegner Fresi -. E di impostare, viceversa, temperature che fossero coerenti con la normativa e potessero garantire il pieno rispetto dei parametri microclimatici». Sempre tenendo conto della dislocazione dei diversi impianti: «In termini di risparmio, il blocco operatorio è quello che impatta di più – conclude il responsabile dell’Ufficio tecnico di Humanitas Gradenigo -, sia per i volumi ricambiati sia per la continuità di attività. Una corretta gestione di un solo impianto a servizio di un blocco operatorio può far conseguire risparmi annui dell’ordine del 10 per cento».
Performance così brillanti da aver reso l’ospedale un punto di riferimento a livello nazionale, citato e invitato a convegni e conferenze nonché co-autore, assieme all’Università di Genova, di articoli tecnici sul risparmio energetico in ospedale e del volume “Machine learning”, edito da Elsevier.