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È Google che parla di sesso e salute ai teenager 

Tra i confidenti preferiti in materia di sesso e salute per i teenager non ci sono la famiglia e gli amici, ma Google. Secondo una ricerca della Northwestern University, in cui sono stati intervistati 1156 adolescenti americani tra i 13 e i 18 anni, l’84% dei ragazzi statunitensi ricorre alle ricerche su Google per avere risposte e consigli in materia di sesso e salute. Un altro dato significativo è quello delle applicazione mediche per dispositivi mobili, un adolescente su cinque esattamente il 21%, ha scaricato un’app sulla salute e sul benessere sul proprio smartphone. Ellen Wartella, primo autore della ricerca della Northwestern University, ha dichiarato di essere rimasta positivamente sorpresa dal comportamento online degli adolescenti in materia di salute e benessere fisico. Internet e i social network dimostrano di essere degli strumenti che aiutano i ragazzi a occuparsi della propria salute e a proteggerla. Il 55% dai ragazzi riceve informazioni su sesso e salute dalla famiglia, il 32% dalla scuola, il 29% dai servizi sanitari. Il 13% dei ragazzi trova su internet un approdo sicuro per fugare dubbi e incertezze. Il 31% degli adolescenti visita siti medici, il 20% si rivolge a YouTube, l’11% a Yahoo, il 9% a Facebook e il 4% a Twitter. Motivo della navigazione di carattere medico sono compiti e ricerche scolastiche per il 53% dei ragazzi, la volontá di prendersi cura di se stessi per il 45%, il controllo di sintomi o la ricerca di diagnosi per il 33%, ancora per il 27% la ricerca di informazioni mediche per famigliari o amici. Tra i temi medici più indagati dai ragazzi sul web ci sono il fitness per il 42%, alimentazione e dieta per il 36%, ansia e stress per il 19%, malattie sessualmente trasmissibili per il 18%, pubertá sempre per il 18%, depressione e disturbi del sonno per il 16%. La metá dei ragazzi consultati afferma di puntare sulla velocitá delle risposte che arrivano dal web e dichiara di fermarsi sul primo sito che trova. Un adolescente su tre tra quelli consultati sostiene di aver cambiato il proprio stile di vita dopo aver fatto ricerche su salute e benessere sul web.

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