La struttura di Reumatologia dell’Arcispedale Santa Maria Nuova – Ausl IRCCS di Reggio Emila, diventa ancora più efficiente nella diagnosi precoce e nel follow up delle malattie reumatologiche, grazie alla donazione di due innovativi ecografi articolari, del valore complessivo di oltre 25mila euro, da parte di AMRER, Associazione Malati Reumatici Emilia-Romagna. La consegna ufficiale si è svolta nel reparto alla presenza del Professor Carlo Salvarani e del dottor Niccolò Possemato.

Da sempre impegnata a promuovere la prevenzione e la cura delle malattie reumatiche, quest’anno AMRER ha deciso di investire i fondi raccolti dalle donazioni ricevute durante le ultime campagne di sensibilizzazione legate al Natale e alla Pasqua e dal 5 x1000 nell’acquisto di strumentazione all’avanguardia per migliorare ulteriormente l’approccio terapeutico di queste patologie nel presidio ospedaliero reggiano. La scelta è ricaduta sugli ecografi, poiché negli ultimi anni l’esame ecografico si è confermato essere una metodica di fondamentale importanza in tutti i momenti del processo diagnostico e terapeutico. 

“L’ecografia è in grado di mostrare in modo obiettivo non solo i primi segnali di una malattia, migliorando quindi le tempistiche di una diagnosi precoce, ma anche la presenza di sinoviti, di infiammazioni subcliniche (che non si manifestano con segni o sintomi, ma solo con alterazioni di esami di laboratorio o con evidenze raccolte grazie a esami strumentali) e l’attività erosiva della malattia, che l’ispezione articolare non vede, offrendo così informazioni utili per valutare la modifica o la riduzione di una terapia in atto», afferma il Professor Carlo Salvarani, Direttore della Struttura Complessa di Reumatologia del Santa Maria Nuova di Reggio Emilia e Professore all’Università di Modena e Reggio Emilia. “Per un reumatologo che visita negli ambulatori della rete territoriale, avere a disposizione un ecografo portatile permette di unire all’ispezione clinica l’esame di imaging, che si traduce nell’opportunità concreta di valutare nel modo più completo possibile lo stato di salute del paziente e di decidere quale sia la migliore terapia da seguire” – aggiunge Salvarani. 
I vantaggi di un’ecografia sono molteplici. “L’ecografia è un esame di imaging non invasivo per il paziente, che permette di valutare i tessuti molli, le articolazioni e i tendini in modo assolutamente non doloroso, senza radiazioni ionizzanti e senza il mezzo di contrasto”, precisa Niccolò Possemato, reumatologo nella Reumatologia dell’Arcispedale. È uno strumento in più, che può essere usato in ambulatorio a completamento della visita clinica. “Ci aiuta anche nelle fasi successive alla diagnosi, perché ci mostra eventuali danni a livello articolare e, nel caso ci fosse la necessità, ci permette di guidare una procedura infiltrativa in maniera estremamente accurata”, continua Possemato. “Oggi sappiamo che anche un paziente in remissione clinica può andare incontro a riacutizzazioni di malattia e sviluppare danno articolare, questo perché spesso esiste una infiammazione subclinica o paucisintomatica che possiamo intercettare grazie all’elevata sensibilità delle moderne tecniche di imaging”. E l’ecografia va proprio in questa direzione.

“L’Associazione vuole essere concretamente vicina alle persone affette da una patologia reumatologica oltreché alla Reumatologia reggiana, un’eccellenza a livello regionale. Siamo orgogliosi di poter dare il nostro contributo alla presa in carico e alla diagnosi precoce dei pazienti reumatologici che afferiscono al presidio ospedaliero reggiano. È fondamentale sostenere il servizio sanitario pubblico, perché noi crediamo fermamente in una sanità per tutti. Donare i due ecografi è stato possibile grazie al sostegno delle persone che ci hanno sostenuto con il 5×1000 e che hanno contribuito con donazioni durante le campagne di solidarietà che solitamente proponiamo a Natale e a Pasqua” –  conclude Daniele Conti, direttore di AMRER.

L’Ausl IRCCS di Reggio Emilia ringrazia di cuore AMRER, per l’importante impegno dimostrato nel contribuire ad andare incontro alle necessità dei pazienti reumatologici.