La dottoressa Donatina Cilla è stata nominata direttore del Distretto di Faenza. Succede alla dottoressa Marisa Bianchin che ha raggiunto l’età pensionabile. La professionista è stata presentata stamane in una conferenza stampa cui ha partecipato il direttore sanitario dell’Ausl Romagna Stefano Busetti il quale, aprendo i lavori, ha evidenziato come “abbiamo scelto di sdoppiare la direzione dei Distretti di Faenza e Lugo anche in un’ottica di massima valorizzazione della medicina territoriale che rappresenta il futuro della sanità. L’ottica deve essere quella dell’utilizzo dell’ospedale per i pazienti acuti mentre la cronicità va gestita sempre di più a docimilio o in apposite strutture, per il bene stesso del paziente”.

Argomenti questi analizzati anche dalla dottoressa Cilla. “Svilupperemo sempre di più i servizi della medicina territoriale, a partire dalle Case della Salute alle strutture intermedie, che anche luogo per progetti legati alla prevenzione. Fondamentale anche il rapporto tra Ospedale e territorio, attraverso la gestione delle dimissioni protette, che già avviene, e altri interventi, nonché il rapporto coi medici di famiglia, fondamentali per una presa in carico sempre più complessiva del paziente”.

Il Distretto di Faenza consta di sei Comuni, Faenza, Brisighella, Castelbolognese, Riolo Terme, Casola Valsenio e Solarolo, con una popolazione di quasi 89mila abitanti distribuiti in una superficie di 597,18 chilometri quadrati, in cui gli ultrasessantacinquenni rappresentano un quarto della popolazione con una leggera prevalenza femminile. Il rapporto percentuale tra la popolazione anziana e la popolazione più giovane è, così come nella maggior parte dei distretti della Romagna, del 188%, tra i più alti rispetto a quelli nazionali e regionali.

Sul territorio sono attivi 62 medici di famiglia operanti singolarmente o nelle forme associative ”in rete” e “in gruppo” e organizzati in quattro “Nuclei di Cure primarie” e 11 pediatri di libera scelta.

Tre le Case della Salute: “Brisighella”; “Faenza Centro nord” e “Valle del Senio”. Case della Salute e Nuclei di Cure Primarie che contemplano gli ambulatori per la gestione integrata della patologia cronica. E’ in atto una modifica della presa in carico della cronicità secondo i nuovi paradigmi della medicina d’iniziativa attraverso una sempre più forte integrazione professionale e multidisciplinare al paziente con il coinvolgimento attivo della componente infermieristica e sociale.

Il Distretto di Faenza è inoltre impegnato nel consolidare la continuità di cura con l’Ospedale “Per gli Infermi” attraverso l’implementazione dei principali “Percorsi diagnostico terapeutici assistenziali” aziendali e nei processi di dimissione protetta verso il domicilio e presso le strutture “cerniera”. E’ prossima l’apertura dell’Ospedale di Comunità di Brisighella con 18 posti letto a favore di tutto il territorio distrettuale.

Per quanto attiene all’effettivo utilizzo dei servizi, oltre il 90% degli anziani usufruiscono della rete dei servizi sanitari e oltre il 20% di questi sono in carico alla rete dei servizi socio-sanitari e assistenziali che è costituita da: 358 posti accreditati nelle Case Residenza per Anziani con residenzialità permanente e temporanea; Assegni di cura; Centri Diurni; Assistenza domiciliare.

Molto forte la collaborazione e l’integrazione socio-sanitaria con l’Unione dei Comuni della Romagna Faentina per quanto riguarda la gestione delle persone con disabilità, minori e adulti con disagio psichico e marginalità sociale e i progetti per minori, adolescenti, famiglie, donne e uomini, nel rispetto e tutela delle differenze di genere, attuando le linee di intervento previste nel piano di Zona per la Salute ed il benessere Sociale 2018-2020.

La dottoressa Cilla ha inoltre presentato il proprio curriculum. Specialista in Geriatria e Gerontologia, ha lavorato prevalentemente in Aziende della sanità pubblica nell’ambito della regione Emilia Romagna e prima di ricoprire il nuovo incarico era medico presso le Cure Primarie di Forlì Cesena con un incarico sulle “Cure domiciliari, nelle strutture sociosanitarie e nell’ospedale di comunità” impegnandosi ad incentivare la qualità erogativa delle strutture territoriali, con particolare riferimento alle Case della Salute e all’Ospedale di Comunità, nonché il dialogo continuo tra queste, le strutture Socio-Sanitarie per l’accoglienza di anziani e disabili, i medici di medicina generale. Precedentemente ha lavorato presso la Geriatria dell’Ospedale di Forlì, dove oltre all’attività clinica ha sviluppato competenze nella diagnostica ultasonografica ricoprendo il ruolo di responsabilità di un ambulatorio di ecografia internistica e ancor prima presso ex aziende USL romagnole per incarichi temporanei e presso “Villa Torri”. Ha collaborato all’implementazione di vari percorsi diagnostico terapeutico assistenziali, con particolare riferimento a quelli per il paziente geriatrico e alla gestione del dolore cronico.

E’ “Coordinatore delle attività pratiche” nell’ambito del Corso triennale di formazione specifica per la Medicina generale.

Laureatasi in Medicina e Chirurgia all’Università di Bologna nel 1989, la dottoressa Cilla ha svolto attività di ricerca presso la “I Patologia Medica” dell’Università di Bologna e ha poi conseguito la specializzazione in “Geriatria e Gerontologia” sempre a Bologna nel 1993 con una tesi sulle malattie intestinali nell’anziano. Assegnataria di borse di studio e ricerca, la professionista ha svolto varie attività di formazione anche a livello universitario inerente le più moderne tecniche di management tendenti a sviluppare strumenti per un Welfare di iniziativa.

Nutritissimo l’elenco di corsi di specializzazione e gruppi di lavoro ai quali la dottoressa Cilla ha preso parte, centrati in modo particolare alla definizione di processi operativi tendenti ad omogenizzare le procedure per la valutazione, presa in carico, erogazione di servizi per il paziente cronico, anziano fragile, disabile e a difesa della domiciliarità con sviluppo di metodologia di confronto continuo con la Medicina di Base, i servizi assistenziali infermieristici in integrazione con i percorsi ospedalieri. Esercita a livello aziendale il ruolo di facilitatore per la realizzazione di audit clinici a supporto del Governo Clinico e Gestione del Rischio Clinico.