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Disponibile il sistema di riparazione valvolare transcatetere PASCAL

Edwards Lifesciences presenta il sistema di riparazione valvolare transcatetere PASCAL, una nuova opzione di trattamento per i pazienti con rigurgito della valvola mitrale o tricuspide, due forme comuni di malattie delle valvole cardiache.

La prevalenza delle malattie delle valvole cardiache aumenta significativamente a partire dai 60 anni, colpendo più del 13% delle persone oltre i 75 anni. Se non trattate tempestivamente, possono generare gravi complicanze e causare una ridotta qualità di vita. I sintomi, come mancanza di respiro, difficoltà a fare esercizio, dolore al petto, si sviluppano gradualmente e di conseguenza i pazienti tendono ad adattare il loro stile di vita, pensando ai sintomi come una normale conseguenza dell’invecchiamento.

In caso di rigurgito mitrale o della valvola tricuspide la disfunzione valvolare porta a disturbi nella corretta circolazione del sangue a livello cardiaco. Con il sistema di riparazione PASCAL, la valvola malata può essere riparata senza la necessità di fermare il cuore o aprire il torace. La procedura avviene tramite una piccola incisione fatta nell’inguine attraverso la quale un catetere lungo e sottile viene inserito e guidato fino al cuore per riparare la valvola. Una volta in posizione, la riparazione viene eseguita impiantando un dispositivo che afferra delicatamente i lembi della valvola, riempie l’area dell’orifizio e riduce la perdita di sangue che tornava indietro verso l’atrio.

“In passato, il trattamento chirurgico era l’unica opzione per i pazienti con rigurgito severo della valvola mitrale e non era indicato per i pazienti ad alto rischio chirurgico”, commenta Sergio Berti, Direttore Unità Operativa Complessa Cardiologia Diagnostica ed Interventistica, Fondazione Gabriele Monasterio Regione Toscana CNR, Massa. “Per quanto riguarda la valvola tricuspide, la situazione è ancora peggiore: è una valvola complessa, fragile e di difficile accesso con la chirurgia tradizionale. Finora le opzioni di trattamento erano molto limitate e solo l’1 per cento di coloro che ne soffre può affrontare un intervento «a cuore aperto». Ecco perché è importante poter offrire a questi pazienti ulteriori opzioni di cura.”

“Le terapie di riparazione transcatetere hanno aperto un nuovo capitolo nel trattamento delle malattie delle valvole cardiache”, afferma Federico De Marco, Responsabile Interventistica Strutturale, IRCCS Policlinico San Donato. “Con questi approcci minimamente invasivi, i pazienti sono in grado di lasciare l’ospedale dopo pochi giorni e tornare rapidamente alla loro vita normale. Il Covid-19 ha avuto un impatto significativo sui pazienti con patologie cardiache, che sono stati lasciati senza trattamento per troppo tempo. La pandemia ha dimostrato la necessità di un maggior numero di terapie transcatetere, dal momento che riducono il rischio di riospedalizzazione, possono richiedere una minore durata della degenza e portare a tempi di recupero più rapidi.”

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