DiaSorin S.p.A. e Politecnico di Torino annunciano la sottoscrizione di un accordo di collaborazione finalizzato a promuovere nuovi progetti di ricerca, innovazione e formazione, formalizzato oggi presso la sede dell’Ateneo di corso Duca degli Abruzzi 24, dal Rettore Guido Saracco e da Ugo Gay, Senior Vice President Industrial Operations di DiaSorin.

Con questo accordo DiaSorin conferma il suo impegno a supportare la formazione di giovani talenti in ambito scientifico e tecnologico e a favorire una collaborazione continuativa con il mondo accademico, nella convinzione che promuovere la cultura scientifica e il valore della scienza rappresenti una leva strategica per il progresso della Società.

Le sinergie che verranno attivate tra il Politecnico di Torino e DiaSorin si concentreranno nella realizzazione di progetti che consentano di generare eccellenze nelle aree di ricerca e formazione, strettamente legati al contesto economico e produttivo territoriale locale. La collaborazione prevede inoltre la partecipazione congiunta a bandi di ricerca nazionali, regionali, europei e internazionali, volti all’obiettivo comune di favorire ricerca e innovazione, promuovere la diffusione della cultura scientifica e tecnologica all’interno del tessuto sociale, anche attraverso iniziative di divulgazione, quali convegni e altre forme di comunicazione.  

Ugo Gay, Senior Vice President Industrial Operations di DiaSorin ha commentato: “Questa collaborazione con un’eccellenza riconosciuta a livello internazionale come il Politecnico di Torino permetterà a DiaSorin di attrarre nuovi talenti ed eccellenze e pone le basi per la creazione di un comune network di rapporti a livello internazionale”.

Guido Saracco, Rettore del Politecnico di Torino, ha aggiunto: “Sono certo che questo accordo porterà ulteriore valore aggiunto alla formazione dei nostri studenti e alla possibilità di sviluppare nuovi progetti di ricerca. È di fondamentale importanza sfruttare tutte le possibili sinergie con realtà del calibro di DiaSorin per formare le figure professionali più adatte alle esigenze del settore delle scienze della vita e contribuire alla creazione di nuovi scenari di ricerca”.