Di scena il nuovo protocollo multidisciplinare per le protesi articolari del Koelliker
La tendenza a rimandare un intervento considerato necessario è spesso connessa ad una mancanza di consapevolezza e di conoscenza, a timori di varia natura legati all’anestesia, ai tempi di recupero post-intervento e al dolore, oltre che alla preoccupazione di gravare sui familiari che devono farsi carico dell’assistenza nei primi giorni dopo l’operazione.
Un problema importante, una situazione che spesso mina la qualità di vita della persona, che il Koelliker ha deciso di affrontare puntando sull’informazione: la struttura ospedaliera torinese ha infatti in programma, per il prossimo 18 settembre alle ore 18, un incontro rivolto a quanti è stata diagnosticata la necessità di impiantare una protesi articolare ma che, per le ragioni più diverse, non hanno ancora deciso di affrontare l’intervento.
L’appuntamento, basato su un nuovo approccio di tipo integrato, vedrà la partecipazione di un team multidisciplinare composto da chirurghi ortopedici, fisiatri, anestesisti e psicologi che, attraverso il racconto dettagliato del processo di preparazione, chirurgia e riabilitazione, prenderà per mano il paziente e lo accompagnerà in un percorso di consapevolezza che gli permetterà di valutare con serenità se affrontare un intervento che potrebbe migliorare nettamente la qualità della sua vita.
Questo incontro si inserisce in un progetto di più ampio respiro, che vede il Koelliker impegnato a strutturare un iter lineare e completo per il paziente, fulcro dell’intero processo di cura, seguito da un team multidisciplinare prima, durante e dopo l’intervento, dal punto di vista chirurgico, psicologico, riabilitativo e persino della gestione del dolore, il tutto senza mai lasciare la struttura.
Le tre fasi attraverso cui il paziente viene guidato si svolgono in maniera sinergica e coordinata. Nella fase pre-operatoria ogni individuo viene valutato in tutti i suoi aspetti e in tutte le sue caratteristiche fisiche e psicologiche, così da accompagnarlo verso una condizione psico-fisica ottimale, che gli consentirà di affrontare l’intervento al meglio e di accelerare considerevolmente i tempi di ripresa. Fra gli obiettivi della pre-abilitazione: il recupero della percezione corporea del paziente, l’ottimizzazione dei parametri sanguigni, cardiaci e respiratori e il rafforzamento della muscolatura.
Il paziente in attesa di intervento viene di fatto inserito, fin dal primo giorno, in un percorso multidisciplinare di affiancamento che lo porterà ad avere una maggiore consapevolezza non solo del tipo di operazione che andrà ad affrontare, ma anche del proprio corpo, in modo che possa fin da subito sapere come dovrà comportarsi una volta dimesso e cosa dovrà fare nei mesi a seguire
Con oltre 500 interventi di chirurgia protesica all’anno, l’ospedale Koelliker è un centro altamente specializzato e all’avanguardia e si pone come una delle strutture di riferimento per l’impianto di protesi articolari in Piemonte: la scelta della sedazione loco-regionale piuttosto che dell’anestesia generale, fatta in base alle necessità fisiche e psichiche del paziente, l’utilizzo di protesi di ultima generazione in titanio o in ceramica, progettate per durare nel tempo e ridurre al minimo le complicanze legate all’usura, tre equipe mediche che lavorano in sinergia con gli altri reparti dell’ospedale, creano le condizioni ottimali per la buona riuscita dell’intervento.
Spiega il Dott. Andrea Losana, responsabile del reparto di Ortopedia dell’ospedale Koelliker: “Dal momento in cui stabiliamo la necessità di applicare una protesi articolare al giorno stesso dell’entrata in sala operatoria, accompagniamo il nostro paziente in un percorso pre-riabilitativo che vede il coinvolgimento dei colleghi del reparto di anestesia e di fisioterapia, che permette ai pazienti di tornare in piedi già dal giorno successivo all’impianto protesico e, quando questa cooperazione è particolarmente virtuosa, di dimetterli già dopo soli 3 giorni dal reparto di Ortopedia”.
La fase post-operatoria ha inizio nelle prime ore che seguono l’intervento: i pazienti sono seguiti dal team del reparto di fisiatria – guidato dal Dott. Giuseppe Larosa – per riprendere immediatamente la funzionalità e la mobilità delle articolazioni.
Il centro Koelliker Fisio, recentemente inaugurato e dotato di piscina per l’idrokinesiterapia, si avvale di personale altamente qualificato e offre i migliori standard in termini di macchinari e tecniche utilizzati: per ottimizzare i risultati, ogni paziente beneficia di un percorso di recupero funzionale su misura, pensato in un’ottica multidisciplinare che tiene conto dei vari aspetti dell’individuo.
È prevista inoltre la presenza di un sostegno psicologico, che subentra nei momenti di difficoltà e fornisce al paziente e ai familiari gli strumenti per affrontare le eventuali difficoltà e le problematiche legate ad una mobilità ridotta, alla gestione del dolore e per individuare eventuali segnali di un disagio o di una degenerazione psichica.
“Riteniamo che una sanità evoluta debba dare una risposta integrata e multidisciplinare alle esigenze del malato, spesso complesse e da trattare in modo articolato. Questo richiede un efficiente modello organizzativo ed una forte integrazione tra i medici – afferma Alberto Ansaldi, AD dell’ospedale Koelliker – La nostra ambizione è quella di fornire risposte sempre più adeguate alle necessità degli utenti sotto ogni punto di vista: qualità dei servizi offerti, tempi d’attesa ridotti e costi che si avvicinano a quelli del SSN”.
L’incontro del 18 settembre rientra nell’ambito degli Open Days, appuntamenti e visite specialistiche aperti gratuitamente al pubblico, volti a diffondere la cultura sanitaria e l’educazione alla salute e a sensibilizzare la collettività sull’importanza della prevenzione. L’appuntamento sarà rivolto sia a chi ha in programma un intervento di protesi sia a quanti necessitano di maggiori informazioni, a prescindere che siano pazienti del Koelliker.