Covid 19: dai giornalisti Unamsi pioggia di tablet e saturimetri per corsie e monitoraggio domiciliare
Trecento tablet distribuiti a una quindicina di strutture ospedaliere in tutta Italia e 760 saturimetri donati all’Ordine dei medici di Milano per il controllo domiciliare dei pazienti.
Questo lo straordinario bilancio finale della campagna #NonLasciamoliSoli che Unamsi, ovvero l’Associazione dei giornalisti che in Italia si occupano di medicina, salute e sanità, ha promosso a fine marzo scorso e che va concludendosi in questi giorni.
Nata per iniziativa di alcuni soci, inizialmente la campagna di raccolta fondi mirava all’acquisto di una decina di tablet da destinare ai pazienti Covid-19 in isolamento all’Ospedale Niguarda di Milano e di una cinquantina di saturimetri che l’Ordine dei medici di Milano avrebbe distribuito ai medici di famiglia sul territorio.
Strada facendo, però, l’iniziativa ha trovato il sostegno di tanti soci e amici, comprese alcune aziende che, attraverso preziose donazioni, hanno consentito di estendere l’operazione a tutto il territorio nazionale.
In primis, la catena di elettronica di consumo Mediaworld, che si è resa disponibile a omaggiare una decina di tablet.
Poi l’intervento decisivo della multinazionale farmaceutica tedesca Boehringer Ingelheim, che ha messo a disposizione ben 260 iPad. Grazie a questa donazione, è stato dunque possibile beneficiare di preziosi strumenti per la comunicazione con i propri cari diversi ospedali in tutta Italia, dalla Liguria, alla Lombardia, dall’Emilia Romagna, alla Puglia, alla Campania sino alla Sicilia.
Per quanto riguarda i saturimetri, un grazie va all’azienda veneziana I-Tech Medical Division che ne ha messi a disposizione 500 e alla Burke&Burke Spa di Assago (Milano) che ne ha donati 200.
Con la raccolta fondi tra soci e amici, è stato poi possibile acquistare ulteriori 30 tablet e 60 saturimetri.
Questo, tra i tanti, il commento di ringraziamento giunto dagli operatori sanitari dell’Ospedale di Niguarda di Milano: “L’impossibilità di stare al fianco dei propri cari in questi momenti di difficoltà, è forse uno degli aspetti più alienanti di questa malattia. Ma la tecnologia prova a costruire ponti. Grazie ai diversi tablet donati a Niguarda, i pazienti in trattamento per Covid possono vedere in video-chiamata i loro cari. La prima volta che abbiamo utilizzato questi dispositivi piangevamo sia noi operatori che i parenti a casa”.
Per quanto riguarda i saturimetri veri e propri salvavita in virtù delle complicanze respiratorie legate all’infezione, attraverso l’Ordine dei medici di Milano saranno messi a disposizione dei programmi di monitoraggio domiciliare che alcuni ospedali milanesi hanno avviato nelle ultime settimane con i pazienti in dimissione: vengono tenuti sotto controllo a distanza, con il supporto di medici di famiglia e specializzandi.
Franco Marchetti, medico di Medicina generale e presidente Unamsi: “Un’iniziativa che ha avuto successo grazie alla sensibilità e all’impegno di molti, a partire dai membri del Consiglio direttivo e di tantissimi soci, ma grazie anche all’attenzione a alla disponibilità di alcune aziende che hanno compreso l’importanza di quello che stavamo cercando di fare. Le persone che si trovano ricoverate da sole, completamente isolate dai propri familiari, senza la possibilità di condividere con i propri cari timori e speranze, vivono un’esperienza pesantissima. Mettere a loro disposizione uno strumento per rompere questo isolamento è estremamente importante, l’ho visto con i miei occhi”.
Così Nicola Miglino, Vice-presidente Unamsi e coordinatore del progetto: “Una gara di solidarietà che ha scaldato il cuore di tutti noi. Abbiamo seguito passo passo la consegna dei tablet, come gli operatori sanitari istruivano pazienti e famiglie all’utilizzo di software per le videochiamate e la fase, emozionante, del contatto. Una gioia immensa aver regalato momenti di felicità a chi, con violenza e all’improvviso, ha dovuto distaccarsi dagli affetti più cari. Con i saturimetri, poi, contiamo di contribuire ad alleggerire gli ospedali facilitando il monitoraggio domiciliare dei pazienti. Il ringraziamento più sentito va però ai medici e agli infermieri dei reparti Covid, che ogni giorno scaldano di umanità momenti di grande sofferenza e dolore”.