Sono tre i reparti chirurgici polispecialistici creati all’ospedale di Mantova per fare ripartire l’attività chirurgica programmata. Come da indicazioni regionali, si ricomincia per il momento dal solo ambito oncologico, dando priorità ai casi più urgenti.
Regione Lombardia ha infatti chiesto alle ASST di mappare la filiera e di avanzare una proposta di ripresa graduale dell’attività chirurgica in base alla classificazione del rischio, alla disponibilità di personale e di posti letto. Anche se il trend dei contagi è in calo l’epidemia non è finita, molti professionisti sono ancora impegnati nei reparti Covid e quindi è necessario procedere con cautela nella programmazione.
Il primo dei tre reparti polichirurgici è stato ricavato nell’ex day surgery dell’Ortopedia, 8 posti letto per pazienti Covid positivi o fortemente sospetti.
Il secondo si trova in ex Ortopedia, 10 posti letto per malati in arrivo dal Pronto Soccorso. Un’area ‘grigia’, destinata ai casi di emergenza-urgenza, per i quali le tempistiche ristrette non consentono di sapere l’esito del tampone prima del ricovero. Sarà comunque effettuato il tampone all’arrivo in Pronto Soccorso e assicurato un percorso protetto, ricorrendo all’isolamento in stanze singole. 
Un terzo centro polispecialistico non Covid è stato realizzato nell’ex Cardiorespiratoria con 23 posti letto.
Per tutta l’attività chirurgica programmata è previsto un iter preoperatorio ad hoc che contempla l’esecuzione di due tamponi: un test prima di accedere all’ambulatorio degli accertamenti preoperatori e il secondo 48 o 72 ore prima dell’accesso in ospedale.
Questa procedura consentirà a priori una classificazione del paziente e la scelta della tipologia di reparto più adeguata al ricovero, con il massimo rispetto in tutti i casi della sua sicurezza e di quella degli operatori.