Confederazione Parkinson Italia Onlus, rete nazionale delle Associazioni delle persone con Parkinson, e Careapt hanno dato vita a una iniziativa congiunta per offrire sostegno alle persone con Malattia di Parkinson che vivono nelle regioni di Italia più colpite dall’emergenza coronavirus, già da molti giorni costrette nelle proprie case, attraverso il programma di teleassistenza infermieristica specializzata ParkinsonCare. Fino al 12 giugno, infatti, per queste persone sarà possibile accedere a ParkinsonCare a titolo gratuito. Per ricevere assistenza basterà chiamare il numero fisso 02 2107 9997 o inviare una mail a info@parkinsoncare.com.

Se il Covid-19 si combatte soprattutto in corsia e nei reparti di terapia intensiva, è di vitale importanza che milioni di anziani rimangano il più possibile nelle proprie case, per non alimentare la drammatica emergenza che si affronta in queste ore nei nostri ospedali. Tra questi, anche le persone con Malattia di Parkinson: 260.000 nel nostro Paese gli individui affetti da una patologia che insorge in media intorno ai 65 anni e che comporta progressiva disabilità motoria oltre a diversi altri disturbi, che spesso si accompagnano a vissuti di crescente isolamento, ansia e depressione.  

ParkinsonCare da un lato supporta le persone malate affiancandole nella gestione infermieristica dei sintomi e vigilando sull’aderenza alla terapia e, dall’altro, fornisce ai loro medici curanti un monitoraggio regolare delle loro condizioni cliniche e un servizio di allerta per l’attivazione degli interventi medici necessari.

“Vediamo l’innovazione digitale come abilitatore dell’innovazione sociale necessaria a vincere la sfida della cronicità, portando a casa dei malati il supporto e le competenze sanitarie che possono dare continuità alle cure” – afferma Orientina Di Giovanni, Chief Operating Officer di Careapt – “In un momento come questo, in cui la sfida della cronicità si incrocia co quella di un’epidemia che colpisce in modo particolare persone anziane portatrici di malattie croniche, non possiamo che fare un passo avanti e metterci a disposizione”.

In ragione dell’elevato numero di persone potenzialmente interessate, il team di infermieri e neurologi di ParkinsonCare provvederà a dare priorità agli accessi in funzione del livello di urgenza e complessità dei diversi interventi, in coordinamento ove possibile con i medici curanti. A questo si aggiunge che anche neurologi e medici di medicina generale potranno selezionare tra i loro assistiti coloro che ritengono più bisognosi del servizio, segnalando l’iniziativa ai loro pazienti.

Inoltre, in considerazione dell’evoluzione dell’emergenza coronavirus che sta coinvolgendo tutto il Paese e dell’ultimo Dpcm del 9 marzo, Confederazione Parkinson Italia Onlus e Careapt stanno costantemente monitorando la situazione valutando come poter estendere il servizio ParkinsonCare alle persone che vivono in altre regioni d’Italia.

“La gran parte delle nostre consociate assiste nel proprio territorio le persone con Parkinson anche con il sostegno psicologico. La chiusura di uffici e luoghi di ritrovo ha ridotto questa attività spostandola in parte sulla telefonia e via internet. Si tratta di un’azione di volontariato che andremo a integrare con il Counseling professionale di ParkinsonCare” dichiara Giangi Milesi presidente della Confederazione Parkinson Italia, che spiega: “Collaboriamo al progetto ParkinsonCare fin dalla sua nascita per accompagnare la persona con Parkinson verso una gestione più consapevole e partecipata della malattia. L’obiettivo è sempre il benessere della persona; i malati hanno diritto di stare bene e la società ha bisogno che i malati stiano bene. Con l’esplosione dell’epidemia Coronavirus è stato istintivo rafforzare la collaborazione con ParkinsonCare per dare una risposta concreta, pur modesta, ai disagi dell’emergenza.”

All’iniziativa contribuiscono pro-bono Boston Consulting Group – che con Careapt ha disegnato e collaudato ParkinsonCare –, Salesforce, Arlanis Reply e BeCloud Solutions che ne sono i partner tecnologici oltre a Dolci Advertising.