Come la tecnologia sta guidando conformità sanitaria, assistenza e telemedicina
Tra normative sanitarie, nuove sfide in ambito lavorativo e utenti/pazienti in grado di gestire la propria salute direttamente dal palmo della mano, il settore sanitario deve evolversi per stare al passo con il mondo digitale di oggi. Le innovazioni tecnologiche e gli insegnamenti appresi durante la pandemia stanno contribuendo alla trasformazione del settore sanitario, migliorando, a sua volta, l’assistenza ai pazienti, l’esperienza degli operatori sanitari e le attività operative.
Il rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sulla salute digitale conferma che più di 120 stati membri hanno adottato strategie e politiche di sanità digitale. L’identificazione unica dei dispositivi e la marcatura seriale dei farmaci giocano un importante ruolo per il futuro della sanità digitale: queste tecnologie, infatti, forniscono un identificativo digitale che permette di tracciare con precisione i dispositivi medici, come ad esempio un pacemaker, e i farmaci somministrati ai pazienti.
Gli ospedali di tutta l’Unione Europea si stanno adeguando con la digitalizzazione necessaria per adempiere all’obbligo di inserimento dei dati UDI nel database europeo dei dispositivi medici, rispettando la scadenza fissata per il 2026. Ciò permetterà a produttori, distributori e strutture sanitarie di beneficiare di un identificativo standardizzato per gestire in modo più efficace i ritiri di dispositivi sanitari, evitare l’uso di prodotti medici falsificati e migliorare la sicurezza dei pazienti, grazie anche all’implementazione del modello HIMSS Stage 7.
La certificazione HIMSS Stage 7 è finalizzata a migliorare la sicurezza e il coinvolgimento dei pazienti, monitorare i risultati clinici e l’uso da parte dei medici delle cartelle cliniche elettroniche per rafforzare le prestazioni dell’azienda sanitaria e i benefici che ne derivano. Infatti, permette agli ospedali di tracciare i dati relativi ai pazienti, le attività e l’identificazione dei farmaci, oltre migliorare il flusso delle attività operative. Sebbene nell’area EMEA la sua adozione vari da Paese a Paese, la certificazione HIMSS diventerà il punto di riferimento su cui basare la propria strategia digitale, soprattutto man mano che il suo utilizzo si espanderà, proprio come è avvenuto in Nord America.
Le soluzioni per l’identificazione dei pazienti garantiscono la sicurezza, riducono gli errori e migliorano la qualità delle cure grazie all’identificazione accurata di pazienti, farmaci, campioni e risorse ospedaliere. Inoltre, facilitano la collaborazione assistenziale, migliorano le comunicazioni e ottimizzano l’efficienza delle attività lungo tutto il patient journey.
La sicurezza è la massima priorità per il settore sanitario. Per questo, gli ospedali continueranno ad utilizzare la tecnologia per ridurre gli errori, rafforzare il supporto alle decisioni e fornire protocolli sanitari più efficaci. Infatti, più della metà dei medici e dei decision-maker intervistati nell’Healthcare Vision Study di Zebra concorda sul fatto che la tecnologia potrebbe contribuire a migliorare la tracciabilità dei farmaci, il servizio ai pazienti e le attività infermieristiche. Inoltre, il 78% dei medici e l’88% dei decision-maker ritengono che la tecnologia possa aiutare a prevenire e ridurre gli errori medici.
La tecnologia digitale consente di raccogliere dati che non devono più rimanere archiviati in cartelle cartacee, ma possono essere incrociati con centinaia di migliaia di risultati per creare programmi di trattamento su misura.
I programmi di trattamento digitale hanno un potenziale enorme, in quanto consentono ai pazienti di ricevere il trattamento giusto al momento giusto e con un livello di sofisticazione sempre maggiore. Tuttavia, senza le tecnologie adeguate, l’intero sistema potrebbe vacillare, con operatori che si ritrovano a risolvere i guasti delle apparecchiature invece di somministrare cure e dedicare tempo ai pazienti. Grazie alla somministrazione di farmaci con codici a barre, ai sistemi di sicurezza per le infusioni endovenose e alle cartelle cliniche elettroniche è possibile intercettare episodi avversi causati da medicinali, mentre ulteriori investimenti tecnologici possono aiutare a costruire una struttura solida, in grado di supportare una rapida scalabilità delle soluzioni in futuro.
Secondo gli analisti di Forrester, la carenza di manodopera potrebbe causare il raddoppiamento del tasso di errori di somministrazione dei farmaci tra i professionisti. Inoltre, l’indagine globale sull’assistenza infermieristica condotta da McKinsey ha rivelato che, in cinque dei sette Paesi presi in esame, una percentuale compresa tra il 20% e il 38% degli intervistati ha dichiarato di voler lasciare il proprio attuale ruolo di assistenza diretta ai pazienti.
Fortunatamente, il 95% dei decision-maker ospedalieri ha dichiarato di voler aumentare la spesa per le tecnologie sanitarie IT e la mobilità clinica, con l’obiettivo di rendere più chiara la comunicazione ed aumentare la produttività del personale che è al centro di questo cambio di strategia. Un dispositivo mobile, come un tablet o un computer, consente agli operatori sanitari di monitorare i parametri vitali dei pazienti in tempo reale o di essere avvisati di eventuali problemi, in modo da poter prendere la decisione e l’azione giusta in tempo reale, tempestivamente e dal palmo della mano.
La telemedicina continuerà a crescere, anche al di fuori dell’ospedale. L’assistenza virtuale può essere efficace, dando un nuovo significato al concetto di “medici senza confini”. Negli ultimi due anni, gli operatori sanitari hanno avuto maggiore consapevolezza dell’impatto che possono avere sulle persone al di fuori delle comunità locali che normalmente servono. Secondo uno studio dell’OECD, in 23 dei 31 Paesi considerati nell’analisi, le teleconsultazioni possono ora essere effettuate da operatori sanitari diversi dai medici. Un aumento di 6 Paesi rispetto al periodo prepandemico.
Oggi, gli operatori sanitari sono disponibili 24 ore su 24, 7 giorni su 7, 365 giorni all’anno per effettuare i controlli di routine e triage. E, grazie a telemedicina, dispositivi di monitoraggio dei pazienti e piattaforme sanitarie in tempo reale sarà possibile migliorare ulteriormente l’assistenza a distanza nei prossimi anni.
Grazie alla telemedicina, curare i pazienti è sempre più semplice e veloce. Le persone, infatti, non hanno più bisogno di recarsi in ospedale o in clinica per ogni visita, per rinnovare una prescrizione o per una visita specialistica. E non devono più preoccuparsi degli spostamenti o dei tempi di attesa. È sufficiente essere virtualmente raggiungibili per l’appuntamento programmato.
La maggiore visibilità del potenziale della teleassistenza, dei chatbot e del monitoraggio remoto dei pazienti sta spingendo gli operatori sanitari a studiare quale possa essere il corretto modello di assistenza che garantisca l’equilibrio nella fornitura dei servizi.
Sebbene la maggior parte delle persone associ la teleassistenza a consulti da parte di un operatore con un paziente a casa, quest’anno si prevede una maggiore sorveglianza e cura dei pazienti ricoverati attraverso questa modalità. Di recente, un ospedale ha utilizzato computer aziendali per mettere in contatto i pazienti con i loro parenti tramite videochiamata, utilizzando Microsoft Teams. Solo nel primo anno sono state effettuate più di 14.000 visite virtuali.
In entrambi gli scenari, un maggiore impiego della telemedicina porterà a una maggiore sofisticazione di casi d’uso, combinando comunicazione, video asincroni e applicazioni di intelligenza artificiale.
La tecnologia coinvolge praticamente ogni aspetto dell’assistenza sanitaria di oggi. Senza dubbio, dovrà continuare a evolversi per fornire cure migliori ed efficienti. Ma conformità, sicurezza dei pazienti e telemedicina sono tre aree su cui i professionisti del campo sanitario dovrebbero puntare già da oggi.
(Thomas Duparque, Business Development Manager Healthcare EMEA di Zebra Technologies)