E’ stato presentato a Palazzo Ferro Fini a Venezia, sede del Consiglio Regionale del Veneto, il nuovo evento che mette al centro del dibattito del mondo sanitario la medicina circolare e l’innovazione per la salute globale. Circular Medical Expo – Innovation for Global Health si terrà il 3 e 4 dicembre 2024 a Padova Fiere, offrendo una piattaforma per il confronto tra imprese, istituzioni e professionisti del settore. L’appuntamento è promosso da Venicepromex in collaborazione con Padova Hall, realizzato grazie alla Camera di Commercio di Padova ed inserito nel programma promozionale 2024 condiviso con la Regione del Veneto.

Circular Medical Expo gode della collaborazione di partner prestigiosi: Unioncamere Veneto, Sistema Camerale Veneto, CNA Veneto, Confartigianato Imprese Veneto, Confimi Industria Sanità – Sanità Veneto, Confindustria Veneto Est, Confapi Veneto, Galileo Visionary District, Osservatorio Biomedicale Veneto, Unismart Fondazione Università di Padova e Università degli Studi di Padova.

L’evento, riconosciuto come Fiera Internazionale dalla Regione del Veneto, rappresenta un’opportunità per aziende, ricercatori e professionisti del settore medico per confrontarsi sulle sfide del futuro della sanità; allo stesso tempo favorirà lo sviluppo di relazioni commerciali per le aziende italiane del settore che rappresentano un’eccellenza a livello globale. Cuore della manifestazione sarà l’area espositiva di Padova Fiere che offrirà opportunità di networking per facilitare l’avvio di contatti commerciali e di collaborazione economica con controparti d’affari internazionali come centri di acquisto, consorzi di acquisto e importatori di strumentazioni biomedicali. Saranno presenti oltre 50 aziende che operano in vari campi del settore medicale, spaziando dalla diagnostica agli strumenti di laboratorio, dalla protesica ai sistemi digitali, dalla sterilizzazione allo stampaggio di materie plastiche.

Circular Medical Expo si basa su un approccio integrato nei confronti dei temi che riguardano la salute globale, vedendo la medicina circolare come strumento chiave per ripensare il funzionamento e l’efficienza dei sistemi sanitari. L’evento sarà quindi punto d’incontro per esplorare soluzioni avanzate, in cui l’intelligenza artificiale e le nuove tecnologie giocano un ruolo cruciale nel garantire un sistema sanitario più efficace, sostenibile e resiliente per tutti i cittadini, a livello globale. Il programma si sviluppa con un calendario di tavole rotonde e convegni messo a punto dal Comitato Scientifico dell’evento su temi di grande attualità, con la partecipazione di figure di spicco del panorama internazionale.

L’evento inoltre offrirà crediti formativi per medici, infermieri e ingegneri clinici; fra le finalità di Circular Medical Expo c’è infatti quella di creare un ambiente di scambio intergenerazionale dove i giovani possano apprendere dai leader del settore e allo stesso tempo contribuire all’innovazione, in un contesto che promuove la crescita professionale e l’aggiornamento.

A livello nazionale, il settore dei dispositivi medici rappresenta un comparto strategico, con un mercato complessivo che vale 18,3 miliardi di euro, suddiviso tra export e mercato interno. Le PMI e le start-up innovative sono particolarmente attive nell’ambito delle biotecnologie, robotica e materiali avanzati, giocando un ruolo importante nel portare innovazione nel settore. La Regione del Veneto si conferma al top dell’innovazione in campo biomedico, contribuendo significativamente al settore dei dispositivi medici, che in Italia coinvolge 4.641 aziende e impiega 117.607 dipendenti. Il 66% degli occupati nel settore si trova concentrato in tre regioni principali: Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto. Il settore in Veneto è caratterizzato da un’elevata innovazione e dalla capacità di competere a livello internazionale, soprattutto grazie all’adozione di tecnologie digitali avanzate e alla crescente internazionalizzazione del comparto, supportata da iniziative come l’Osservatorio Biomedicale.

Il comitato scientifico di Circular Medical Expo è presieduto da Dott. Carlo A. Adami, chirurgo vascolare e pioniere di tecniche chirurgiche. I componenti: Dott. Luigi Bertinato, già responsabile della segreteria scientifica dell’Istituto Superiore di Sanità e attualmente Senior Consultant per l’OMS Europa; Prof. Gino Gerosa, Professore Ordinario di Cardiochirurgia della Facoltà di Medicina dell’Università di Padova, Direttore del Centro di Cardiochirurgia e del Programma Trapianto di cuore e Assistenza Meccanica dell’Azienda Ospedaliera-Università di Padova e Past President della Società Italiana di Chirurgia Cardiaca; Prof. Walter Ricciardi, Professore Ordinario d’Igiene dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, già Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità; Prof. Giampaolo Tortora, Professore Ordinario di Oncologia Medica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Direttore del Cancer Center del Policlinico Gemelli IRCCS di Roma.

Alcuni degli appuntamenti in programma: “Verso una salute circolare: ESG + Health”, tavola rotonda che esplorerà l’importanza dell’adozione di pratiche sostenibili e integrate tra economia, società e ambiente; “Innovazione e medicina digitale nelle cure e nella salute globale”, in cui si analizzeranno le opportunità e le sfide offerte dalla medicina digitale, l’uso dei big data e la cybersecurity nel campo sanitario; “Ci sarà un ospedale nel futuro?”, in cui si discuteranno le trasformazioni che gli ospedali potrebbero affrontare, diventando sempre più connessi, robotici e intelligenti; “Navigare la complessità nell’ospedale del futuro: Focus digitale”, in cui si esaminerà come la trasformazione digitale e la cybersecurity stiano cambiando il volto della sanità italiana, con particolare attenzione alla leadership e al management necessari per affrontare queste sfide. Quattro “lectio magistralis” apriranno i convegni. La prima sarà affidata al Dott. Massimiliano Boggetti, Presidente del Cluster Nazionale delle Scienze della Vita ALISEI, che parlerà dell’importanza dell’innovazione nel settore della salute. La seconda lettura sarà tenuta dalla Dott.ssa Simona Seravesi, Technical Officer for One Health of the World Health Organization che proporrà un approccio olistico alla salute e al benessere globale, all’interno del tema “One Health”. Il secondo giorno, sarà la volta del Prof. Massimo Marchiori, CTO dell’European Institute for Science, Media and Democracy e professore all’Università di Padova, che affronterà il concetto di iperinformazione e del suo impatto sui motori di ricerca e sulla società. Infine il Dott. Domenico Mantoan, Direttore Generale Agenas, Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, illustrerà il ruolo dell’agenzia nel supporto all’innovazione tecnologica.

Roberto Ciambetti, Presidente Consiglio regionale del Veneto: “Circular Medical Expo – Innovation for Global Health” è punto di sintesi, riflessione e stimolo: da un lato c’è la dimensione tradizionale della fiera, il luogo di incontro e confronto tra operatori e imprese, l’area espositiva tesa a sviluppare contatti e relazioni internazionali tra soggetti diversi, dall’altra una serie di convegni di altissimo livello faranno il punto sulle strategie e scenari della medicina contemporanea. Queste due realtà, le relazioni d’impresa e la riflessione scientifica sono di straordinaria importanza, anche perché mettono chiaramente in luce un fenomeno decisivo: a Padova con questa manifestazione, la Medicina e la ricerca scientifica medica, dimostrano com’è possibile governare le moderne tecnologie usandole per la crescita quantitativa e qualitativa della salute pubblica. La storia infine ci insegna come Venezia, che oggi ci ospita e che ospita la sede dell’Oms italiana, fu la prima realtà come Stato a sviluppare forme di medicina e prevenzione pubblica mentre – come spiega un bellissimo volume dedicato ai Medici rivoluzionari, da Alessandro Benedetti ad Andrea Vesalio, da Girolamo Fabrici D’Acquapendente a Santorio Santori, da Giovanni Battista Morgagni a Luigi Calza, “La medicina moderna non nasce in un tempo, ma in un luogo: la città di Padova”, con la sua Università, i suoi ospedali, l’Orto Botanico e i luoghi della scienza. Non a caso oggi il Circular Medical Expo è ospitato in questa città: Scienza e luoghi sono simbolo di una storia antica che grazie a voi si rinnova, proiettandoci verso quel futuro che noi tutti speriamo possa essere segnato dal benessere, che non è solo uno stato fisico ma una dimensione completa del vivere in sicurezza”.

Roberto Marcato, assessore allo sviluppo economico Regione del Veneto: “Il settore biomedicale rappresenta per il Veneto un’area strategica di particolare interesse, anche in ottica di sviluppo economico. In questi anni, di fronte alle nuove necessità che ci siamo trovati ad affrontare anche con la pandemia, si è reso necessario mettere in sinergia le tante eccellenze scientifiche e imprenditoriali del Veneto e lo strumento migliore si è rivelato essere quello delle RIR, Reti Innovative Regionali. Per questo ho fortemente creduto nella creazione di una nuova RIR per l’ambito biomedicale: è nata così, nel 2021, la Tech4Life, Rete innovativa che raccoglie 66 imprese, le Università di Padova e Verona, Ca’ Foscari e IUAV Venezia, oltre alla Fondazione Speedhub e incentra la propria attività di ricerca nei campi della salute, del biomedicale, della digital health e della robotica sanitaria. Stiamo parlando di una realtà che punta a sviluppare tecnologie per il benessere della persona e promuoverne l’impiego in ambito sanitario con lo scopo di migliorare i trattamenti e le condizioni di vita del paziente e di reinserimento sociale. Attraverso questa rete la Regione ha colto la sfida tecnologica e sociale che si concretizza nella sanità digitale, puntando al benessere della persona attraverso lo studio e l’applicazione di soluzioni tecnologiche”. 

Franco Conzato, Procuratore Speciale di Venicepromex: “Circular Medical Expo conferma il nostro impegno nel favorire lo sviluppo di relazioni internazionali nel settore biomedicale. Venicepromex gioca un ruolo cruciale nel facilitare il dialogo tra le imprese italiane e i mercati esteri, creando opportunità di crescita e innovazione. Questo evento sarà una piattaforma ideale per stimolare nuove sinergie e supportare l’internazionalizzazione delle nostre aziende”.

Nicola Rossi, Presidente di Padova Hall: “Padova Hall è ancora una volta un punto di riferimento per eventi di respiro internazionale. Siamo lieti di contribuire a questa manifestazione che promuove l’innovazione e il benessere globale, offrendo la nostra esperienza e le nostre strutture per favorire il dialogo tra imprese, istituzioni ed esperti del settore sanitario. Questo evento non è solo un’occasione per presentare nuove soluzioni, ma un’opportunità per stimolare la collaborazione e la condivisione di idee che possano migliorare il futuro della salute a livello mondiale”.

Carlo A. Adami, Presidente del Comitato Scientifico: Sono onorato di presiedere un Comitato Scientifico che ha riunito alcune delle più brillanti menti della sanità italiana e internazionale, con l’obiettivo di affrontare insieme le sfide della salute globale e di offrire a studenti e ricercatori di scienze mediche e ingegneristiche una straordinaria opportunità di approfondimento e di contatto con il mondo delle imprese per guardare insieme al futuro. Vogliamo offrire loro l’opportunità di entrare in contatto con le più avanzate innovazioni biomediche e le aziende del settore, creando uno spazio per lo scambio intergenerazionale. Siamo convinti che il dialogo tra esperti affermati e le nuove generazioni di talenti sarà fondamentale per guidare il cambiamento nel campo della salute globale”.

Luigi Bertinato, già responsabile della segreteria scientifica dell’Istituto Superiore di Sanità e attualmente Senior Consultant per l’OMS Europa: “L’ospedale del futuro dovrà essere una struttura interconnessa e sostenibile; tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale e la robotica migliorano diagnosi e trattamenti,  ottimizzando le risorse ma, attualmente, se i sistemi sanitari del mondo fossero una nazione, sarebbero il quinto Paese più inquinante. Per progettare l’ospedale del futuro serve un cambio di paradigma, basato sull’uso di energie rinnovabili, la riduzione delle emissioni e l’impiego di materiali sostenibili, sia dal punto di vista ecologico che economico. Sebbene una progettazione sostenibile possa inizialmente risultare più costosa, la riduzione dei consumi energetici porterà a un abbattimento dei costi operativi nel lungo periodo, compensando così l’investimento iniziale”.

Gino Gerosa, Professore Ordinario di Cardiochirurgia della Facoltà di Medicina dell’Università di Padova, Direttore del Centro di Cardiochirurgia e del Programma Trapianto di cuore e Assistenza Meccanica dell’Azienda Ospedaliera-Università di Padova e Past President della Società Italiana di Chirurgia Cardiaca: “Il concetto di Salute Circolare si fonda sull’integrazione tra ambiente, mondo animale e salute umana e occuparsi della salute umana significa considerare in modo interconnesso questi tre aspetti. I principi ESG possono avere un impatto positivo sul settore sanitario poiché coinvolgono anche le aziende nel promuovere la salute globale. In quest’ottica il modello sanitario italiano può essere rafforzato adottando un approccio One Health, che riconosca l’importanza della tecnologia come risorsa e coinvolga tutti gli attori – pubblici e privati – per sviluppare un sistema davvero sostenibile e integrato. Eventi come Circular Medical Expo favoriscono un dialogo utile tra questi attori, ponendo le basi per azioni concrete che vadano in questa direzione e che promuovano un futuro migliore per la salute globale”.

Walter Ricciardi, Professore Ordinario d’Igiene dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, già Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità: “Per progettare i sistemi sanitari del futuro dobbiamo adottare una visione di salute circolare e globale, in cui la sostenibilità sia il pilastro portante. La recente pandemia di COVID-19 ci ha insegnato che l’interconnessione tra le diverse parti del mondo è una realtà: nessun sistema sanitario può più operare isolato dagli altri. Guardando al futuro, è essenziale avere una visione che abbracci questa dimensione globale. Oggi i sistemi sanitari devono essere efficienti, resilienti e rispettosi dell’ambiente. La rivoluzione digitale, ormai in corso da tempo, sta trasformando il nostro modo di fare medicina, ma solo attraverso una strategia unitaria potremo costruire un sistema sanitario del futuro che sia sostenibile, innovativo e realmente in grado di rispondere alle sfide globali della salute”.

Giampaolo Tortora, Professore Ordinario di Oncologia Medica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Direttore del Cancer Center del Policlinico Gemelli IRCCS di Roma: “L’innovazione digitale rappresenta una svolta fondamentale nella ricerca oncologica, ma deve essere l’uomo a guidare questa rivoluzione, mantenendo il controllo e la visione. Le tecnologie digitali avanzate, come l’intelligenza artificiale, offrono l’opportunità di accelerare i tempi di diagnosi, permettendo interventi precoci con trattamenti mirati e riducendo la necessità di terapie sistemiche. Questo approccio aumenta l’efficacia dell’intervento e favorisce lo sviluppo di nuove terapie, anche grazie all’uso dei digital twins. Questi avatar digitali consentono di testare farmaci in modo accelerato, minimizzando i rischi di tossicità per il paziente. Inoltre, l’uso di sistemi digitali permette di anticipare in vitro ciò che attualmente possiamo fare solo sul paziente”.