Numerosi studi hanno dimostrato come ilmetabolismo cellulare e i suoi prodotti intermedi, denominati metaboliti, siano in grado di suscitare in vitro e in vivo profondi cambiamenti genetici ereditabili dalle cellule staminali. Tale processo, detto epigenetico, determina alterazioni delle caratteristiche manifeste di un organismo senza causarne il mutamento dell’assetto genetico.
Ne segue che eventuali alterazioni delle vie metaboliche abbiano conseguenze significative per il mantenimento del pool delle cellule staminali, sia nei processi di equilibrio interno, che nei fenomeni di proliferazione e potenziale differenziativo, influenzando direttamente la deposizione o la rimozione di marcatori epigenetici ereditari che determinano la regolare funzione cellulare.
In letteratura, i dati riguardanti le modifiche epigenetiche regolate dal metabolismo sono in continuo aumento, sebbene risulti necessario effettuare ulteriori studi funzionali.
Assumendo come esempio di tale meccanismo la regolazione metabolica delle cellule staminali muscolari adulte, il gruppo di ricercatori guidato per la Sapienza da Viviana Moresi del Dipartimento di Scienze anatomiche, istologiche, medico-legali e dell’apparato locomotore, ha fatto il punto della situazione portando alla luce l’importanza e il significato del metabolismo cellulare nell’omeostasi delle staminali. I risultati del lavoro sono stati presentati e discussi in una review pubblicata sulla rivista “Stem Cell Reports”.
“Queste nuove vie – conclude Viviana Moresi – sono basate sull’interazione dinamica tra metabolismo ed epigenetica nella biologia delle cellule staminali e sono importanti non solo per comprendere l’omeostasi dei tessuti in condizioni patofisiologiche, ma anche per determinare le condizioni di coltura in vitro che supportano accuratamente la normale fisiologia cellulare”.