La Fondazione Arezzo Comunità presenta il nuovo strumento ideato per i caregiver di Arezzo, ovvero coloro che si prendono cura di persone e familiari non autosufficienti fisicamente e/o mentalmente.

È già online https://caregiver.arezzocomunita.it/, uno spazio web dove è possibile conoscere quali sono i diritti e le opportunità di chi accudisce una persona fragile.

Come farsi riconoscere “caregiver”, a chi rivolgersi, quali percorsi attivare sono solo alcune delle informazioni di questa pagina virtuale che nasce in seno al sito della Fondazione Arezzo Comunità.

Due le principali “rotte” di navigazione: la voce “i tuoi diritti” che presenta i servizi che vengono dedicati al caregiver e la voce “su chi puoi contare” che invece offre una serie di suggerimenti e indirizzi utili a cui il caregiver può rivolgersi per non sentirsi solo.

Le parole d’ordine che guidano la navigazione sono praticità e facilità di accesso: i contenuti sono presentati in maniera semplice e schematizzati così da rendere più agevole la consultazione.

Il sitoè pensato come uno strumento in divenire. L’obiettivo infatti è ampliarne le funzioni e infatti sono già allo studio pillole video,immaginate come veri e propri mini tutorial, che potranno essere di supporto al caregiver nello svolgimento quotidiano del suo lavoro.

Non manca poi una sezione dove le associazioni che fanno parte della Fondazione Arezzo Comunità presentano opportunità e servizi che possono offrire ai caregiver.

“Lo spazio web dedicato ai caregiver che inauguriamo – commenta Lucia Tanti presidente della Fondazione Arezzo Comunità – è immaginato come un vero e proprio sportello fisico: informazioni chiare aiutano gli utenti a muoversi in un universo complesso offrendo un panorama di quelli che sono diritti e opportunità. In particolare poi, la Fondazione Arezzo Comunità attraverso le attività dei suoi soci, offre una serie di azioni di supporto che possono facilitare il compito del caregiver. Un modo ulteriore di fare rete a servizio della comunità, nell’idea che “insieme è di più”, un pensiero che muove l’agire della Fondazione stessa”.