BIOTRONIK ha presentato Magmaris, uno scaffold bioriassorbibile a rilascio di farmaco completamente realizzato in lega di magnesio. Si tratta di un device che rappresenta una grande innovazione per il trattamento della malattia cardiovascolare.
Magmaris è un’assoluta innovazione nel mondo degli scaffold coronarici, possiede infatti la rivoluzionaria capacità di essere riassorbito entro un anno dall’impianto poiché interamente progettato con lega di magnesio che, unito ad un rivestimento a rilascio di farmaco, impedisce la crescita di cellule dannose e quindi il restringimento (ristenosi) del vaso sanguigno.
La novità assoluta di questo prodotto si basa sulla proprietà meccanica di stabilizzazione della parete del vaso sanguigno, che garantisce al vaso la possibilità di rimanere aperto in modo naturale ed autonomo. Con Magmaris la presenza dello stent è solo temporanea, dunque il paziente non deve convivere con un corpo estraneo nel proprio organismo per tutta la vita.
“Magmaris rappresenta un dispositivo endovascolare coronarico a rilascio di farmaco estremamente innovativo e promettente per il trattamento dei pazienti con restringimenti delle arterie coronariche. Esso viene impiantato utilizzando una procedura minimamente invasiva come uno stent medicato metallico tradizionale, ma a differenza di questo è composto di magnesio riassorbibile e quindi scompare dalla coronaria in circa un anno evitando gli eventuali problemi che sono stati osservati a lungo termine con gli stent metallici permanenti” – ha commentato il Prof. Antonio Bartorelli, Coordinatore Area Cardiologica e Interventistica, U.O. Centro Cardiologico Monzino, Università di Milano.
Dati ISTAT mostrano che in Italia le malattie cardiovascolari sono causa del 45-50% della mortalità globale. La cardiopatia ischemica da sola è a sua volta responsabile del 35% dei decessi dovuti a malattia cardiovascolari. Si stima inoltre che la mortalità annuale per le forme tipiche di cardiopatia ischemica sia tra 70.000 e 80.000 casi. Tra queste, l’aterosclerosi ne è la causa più frequente.
In aggiunta, dati della Società italiana di cardiologia Interventistica hanno rilevato che nel 2015, per il trattamento di aterosclerosi sono state maggiormente utilizzate terapie di angioplastica coronarica (PTCA) – circa 145.000 casi – che consentono di riaprire l’arteria chiusa attraverso l’introduzione di uno stent, e sono stati impiantati 189.000 DES. Questo conferma l’efficacia del trattamento con stent coronarici a rilascio di farmaco (DES) a cui la classe medica si affida per la risoluzione di buona parte dei casi clinici che si trova ad affrontare.