BeiGene, nel corso di un incontro con la stampa svoltosi nel prestigioso Hotel Four Seasons di Milano, con la presenza del Professor Luigi Zinzani, Ordinario dell’Istituto di Ematologia dell’Università di Bologna Istituto di Ematologia L e A Seragnoli, della Dott.ssa Marzia Varettoni dirigente medico Divisione di Ematologia della Fondazione IRCCS del Policlinico San Matteo di Pavia e del Dott. Marco Sartori, General Manager di Beigene Italia – moderato da Nicola Miglino, Direttore Responsabile M.D. Medicina e Doctors e Presidente di UNAMSI, ha annunciato che la molecola zanubrutinib è ora disponibile anche in Italia per il trattamento di pazienti adulti affetti da macroglobulinemia di Waldenström, che hanno ricevuto almeno una precedente terapia, o come trattamento di prima linea per pazienti non idonei alla chemio-immunoterapia. L’approvazione di zanubrutinib si fonda sui risultati di efficacia e sicurezza dello studio di fase 3 ASPEN che ha confrontato zanubrutinib a ibrutinib.
“L’inibizione della tirosino-chinasi di Bruton è un approccio consolidato per il trattamento della WM e l’approvazione di BRUKINSA offre un’importante nuova opzione terapeutica in questi pazienti – ha affermato il Professor Pier Luigi Zinzani, Ordinario di Ematologia presso l’Università degli studi di Bologna – Istituto di Ematologia L e A Seragnoli-. In Italia, i pazienti avranno dunque la possibilità di essere trattati con una molecola innovativa che potrebbe portare a una risposta profonda e duratura con una migliore tollerabilità, come osservato nello studio ASPEN”.
“La macroglobulinemia di Waldenström è una malattia linfoproliferativa relativamente rara e solitamente a lenta progressione, caratterizzata dall’infiltrazione del midollo osseo da parte di linfociti, plasmacellule e linfoplasmociti che secernono una proteina monoclonale di tipo IgM nel siero” – ha spiegato la Dottoressa Marzia Varettoni, dirigente medico Divisione di Ematologia Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia-. La WM rappresenta circa il due per cento di tutti i linfomi non Hodgkin – ha continuato la dottoressa Varettoni – e, in genere, evolve lentamente dopo la diagnosi. La malattia di solito colpisce soggetti anziani ed è localizzata prevalentemente nel midollo osseo, sebbene anche i linfonodi e la milza possano essere coinvolti. In Europa, il tasso di incidenza stimato della WM è di circa sette su un milione negli uomini e quattro su un milione nelle donne”.
“L’ottenimento della rimborsabilità di BRUKINSA in Italia rappresenta un importante passo avanti verso l’obiettivo che BeiGene si è dato ovvero dare accesso a farmaci oncologici innovativi a livello globale. In Italia stiamo costruendo una grande squadra impegnata a far sì che i pazienti che vivono con la malattia di Waldenström abbiano la possibilità di accedere a BRUKINSA – ha dichiarato Marco Sartori, General Manager di Beigene Italia”.