Banca del Latte Umano Donato: all’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo record di donazioni durante la pandemia
Nell’anno del 10° anniversario della Banca del Latte Umano Donato “Allattiamolavita” dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, è stato registrato un importante risultato: l’aumento delle donazioni di latte umano rispetto all’anno precedente, nonostante la pandemia di Covid-19. In particolare, nel periodo febbraio-maggio, quello delle misure restrittive più forti, 15 donne hanno donato 91,25 litri. Rispetto alla media dei dati sulle donazioni alla Banca del Latte Umano Donato (BLUD) degli anni precedenti, il saldo è addirittura a favore dell’anno in corso. Infatti, nel 2019, nello stesso periodo, sono state reclutate 12 madri e sono stati raccolti 58,7 litri e, nel 2018, le donne donatrici sono state 10 ma avevano donato ben 119,5 litri. L’aumento di donatrici evidenzia una importante sensibilizzazione delle neomamme.
Questi dati, pubblicati sul “Journal of Pediatric and Neonatal Individualized Medicine”, hanno evidenziato che nell’Unità di Terapia Intensiva Neonatale di San Giovanni Rotondo le misure restrittive della scorsa primavera non hanno rappresentato un motivo per limitare l’allattamento al seno né la donazione del latte materno.
“Siamo stati vicini alle madri che allattano e donano, fornendo un supporto costante da parte del personale della Banca del Latte e dell’Unità di Terapia Intensiva Neonatale, con consigli pratici e vicinanza psicologica”, spiega Pasqua Anna Quitadamo, medico di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale di Casa Sollievo. “L’aumento delle donazioni è stato un dato che ci ha sorpreso e nello stesso tempo riempiti di gioia, perché temevamo che la pandemia potesse impattare negativamente sull’attività della Banca. Siamo stati molto felici di vedere che la solidarietà non si è interrotta”.
In 10 anni di attività, la Banca del Latte “Allattiamolavita” ha già raggiunto un primo risultato importante: la totale abolizione dell’uso del latte formulato per tutti i neonati prematuri di peso inferiore a 1.800 grammi. “Nella Terapia Intensiva Neonatale di San Giovanni Rotondo, nelle prime ore di vita del neonato si avvia la minimal enteral feeding (alimentazione trofica non nutritiva) con il latte proveniente dalla Banca, che viene poi sostituito dal latte materno appena questo si rende disponibile oppure, laddove non lo fosse, si prosegue con il latte donato”, sottolinea la dottoressa Quitadamo. “Questo perché è ampiamente dimostrato che il latte materno è una vera e propria miniera di nutrienti preziosi che concorre in maniera significativa al miglioramento della salute e della sopravvivenza infantile. Inoltre, nel nostro Istituto, grazie anche al latte della Banca, abbiamo azzerato dal 2012 i casi di enterocolite necrotizzante”. La Banca del Latte Umano di Casa Sollievo, fortemente voluta dall’ex primario di Neonatologia Alberto Gatta,è stata inaugurata nel 2010. In 10 anni ha raccolto oltre 3.000 litri di latte, arruolando 760 donatrici e alimentato circa 600 neonati prematuri. La Banca fa parte dell’Associazione Italiana delle Banche del Latte Umano Donato, guidata dal professor Guido Moro, che ha indicato due obiettivi che vengono perseguiti anche a Casa Sollievo: sostenere e promuovere l’allattamento e la donazione del latte umano; incentivare l’attività di ricerca scientifica sul latte materno, con il fine ultimo di migliorare la salute dei neonati prematuri.
“Nelle precedenti epidemie è stato dimostrato che l’allattamento al seno rappresenta una delle prime misure cruciali da adottare in caso di emergenza, per le donne che ne hanno la possibilità”, commenta Antonio Villani, medico responsabile dell’Unità di Neonatologia-Terapia Intensiva Neonatale. “La Società Italiana di Neonatologia ha recentemente ribadito l’importanza delle Banche del Latte Umano, rassicurando le madri sulla sicurezza della donazione anche in questo periodo di pandemia. In Italia sono attive 38 Banche, quella di San Giovanni Rotondo è una delle due presenti in Puglia. Il reclutamento delle donatrici avviene tra le mamme che partoriscono in Casa Sollievo della Sofferenza, che sono agevolate nel continuare a donare anche dopo il ritorno a casa grazie al servizio di raccolta a domicilio messo a disposizione dall’Ospedale”.