Autorizzata nell’Unione Europea la commercializzazione di Vyxeos
Jazz Pharmaceuticals ha annunciato l’approvazione da parte della Commissione Europea di Vyxeos 44 mg/100 mg, un concentrato in polvere per soluzione da somministrare in infusione, destinato alla terapia dei pazienti adulti affetti da leucemia mieloide acuta secondaria a terapia o da leucemia mieloide acuta con cambiamenti mielodisplastici di nuova diagnosi. Vyxeos è un’avanzata formulazione liposomiale con un rapporto molare sinergico tra i due principi attivi, la daunorubicina e la citarabina.
“Vyxeos è la prima chemioterapia ad avere riportato un dato di superiorità relativo alla sopravvivenza globale rispetto al trattamento standard, in uno studio di fase 3 incentrato su pazienti adulti anziani cui è stata diagnosticata t-AML o AML-MRC” – ha dichiarato Daniel Swisher, presidente e Chief Operating Officer di Jazz Pharmaceuticals -. Jazz Pharmaceuticals, a seguito dell’approvazione europea, sta collaborando con le singole agenzie regolatorie nazionali per rendere al più presto disponibile Vyxeos per i pazienti europei”.
L’approvazione della Commissione Europea viene estesa a tutti gli stati membri UE, nonché a Islanda, Norvegia e Liechtenstein.
“La leucemia mieloide acuta è una patologia emato-oncologica rara in Europa, e i pazienti affetti da LMA secondaria a terapia o LMA con cambiamenti legati alla mielodisplasia hanno una prognosi sfavorevole rispetto ai pazienti affetti da altre forme di leucemia – ha dichiarato il Professor Charles Craddock CBE, Academic Director of Center for Clinical Haematology presso la University Hospitals Birmingham NHS Foundation Trust -. Vyxeos è un’opzione terapeutica innovativa che potrebbe portare un vantaggio in termini di risposta clinica a quei pazienti con decorso simile a quello del campione oggetto dello studio clinico di fase 3″.
L’autorizzazione all’immissione in commercio per Vyxeos include i dati clinici provenienti da cinque studi, tra cui lo studio pilota di fase 3. I dati dello studio registrativo di fase 3 sono stati pubblicati sul Journal of Clinical Oncology a luglio 2018; questo studio ha valutato l’efficacia e la sicurezza di Vyxeos rispetto alla chemioterapia tradizionale “7+3” in 309 pazienti di età compresa tra 60 e 75 anni, con nuova diagnosi di t-AML o di AML-MRC.
Nello studio registrativo di fase 3, l’endpoint primario è stato raggiunto e Vyxeos ha dimostrato un miglioramento nella sopravvivenza globale OS rispetto alle chemioterapia standard regime 7+3. La media dell’OS per il gruppo curato con Vyxeos è stata di 9,6 mesi, rispetto ai 5,9 mesi del gruppo curato con regime 7+3. Vyxeos è inoltre associato a un tasso di remissione della patologia significativamente più alto rispetto al regime 7+3, con un tasso di risposta completa di 37% contro 26%; p=0,036. Inoltre, il tasso complessivo di accesso al trapianto di cellule staminali ematopoietiche è risultato pari al 34% nel braccio Vyxeos e al 25% nel braccio 7+3. Le reazioni avverse riportate da Vyxeos sono risultate in genere in linea con il profilo di sicurezza riportato in letteratura per la terapia standard con citarabina e daunorubicina.
L’incidenza di eventi avversi non-ematologici tra i due bracci è risultata equiparabile, nonostante una fase di trattamento più lunga e un tempo maggiore di recupero della conta dei neutrofili e delle piastrine con Vyxeos. Si è verificata un’emorragia cerebrale fatale (al di fuori dei casi di progressione della malattia), nel 2% dei pazienti nel braccio Vyxeos e nello 0,7% dei pazienti nel braccio di controllo. Il 6% dei pazienti in entrambi i bracci ha manifestato reazioni avverse fatali durante il trattamento o entro 30 giorni dalla terapia, al di fuori dei casi di progressione della malattia. Le reazioni avverse più comuni registrate sono state emorragie, febbre, eruzioni cutanee, gonfiore, nausea, piaghe in bocca o in gola, diarrea, costipazione, dolore muscolare, stanchezza, male allo stomaco, difficoltà di respirazione, emicrania, tosse, perdita di appetito, battito cardiaco irregolare, polmonite, infezione ematica, brividi, disordini del sonno e vomito.
Il concentrato in polvere per soluzione infusionale di Vyxeos 44 mg/100 mg è una formulazione liposomiale innovativa che assicura un’esposizione prolungata delle cellule leucemiche alla combinazione sinergica di daunorubicina e citarabina. Secondo i dati riscontrati su animali, i liposomi Vyxeos si accumulano e resistono in alte concentrazioni nel midollo osseo, dove vengono captate intatti dalle cellule leucemiche. Vyxeos è il primo prodotto sviluppato con la piattaforma di proprietà CombiPlex, che consente la progettazione e la rapida valutazione di varie combinazioni di terapie. Vyxeos ha ricevuto la Orphan Drug Designation della Commissione Europea a gennaio 2012, conservata e riaffermata a luglio 2018 a seguito della valutazione del COMP e della conferma della U.S. Food and Drug Administration di settembre 2008 per il trattamento dell’AML. Vyxeos ha ricevuto il premio Promising Innovative Medicine dalla Medicines and Healthcare Products Regulatory Agency del Regno Unito. L’European Medicines Agency’s Committee for Medicinal Products for Human Use (CHMP) ha espresso opinione positiva nel raccomandare a giugno 2018 l’autorizzazione alla commercializzazione per Vyxeos. Vyxeos è approvato dalla FDA statunitense e ha ricevuto l’esclusività dei farmaci orfani ad agosto 2017.
La tecnologia CombiPlex consente di progettare e valutare rapidamente varie combinazioni di terapie per attività antitumorali ottimizzate. La tecnologia CombiPlex cerca di identificare il rapporto più sinergico tra farmaci in vitro e fissarlo in un complesso di erogazione in nanoscala che mantenga la combinazione sinergica dopo la somministrazione. CombiPlex usa due piattaforme di erogazione in nanoscala: i liposomi per controllare il rilascio e la distribuzione di farmaci idrosolubili e farmaci sia idro- che liposolubili, e le nanoparticelle per controllare il rilascio e la distribuzione di farmaci non idrolosolubili.
La leucemia mieloide acuta è una neoplasia del sangue che si sviluppa nel midollo spinale, dove ha origine la maggior parte delle cellule ematiche. Le cellule leucemiche eliminano le cellule sane e si diffondono nel sangue con disseminazione neoplastica ad altre parti del corpo. L’età media della diagnosi è di 68 anni, età avanzate sono associate a prognosi progressivamente peggiori. Si registra inoltre una tolleranza ridotta alla chemioterapia intensa con l’avanzamento dell’età. I pazienti affetti da t-AML o AML-MRC hanno poche opzioni terapeutiche e di conseguenza, tassi di sopravvivenza più bassi, rispetto ad altre forme di leucemia.