Aurobindo Italia chiude l’anno a +28%
“Un risultato eccezionale”: così Massimo Versace, Country manager di Aurobindo Pharma Italia commenta il +28% che la sua azienda ha fatto segnare sul mercato italiano al termine dell’anno 2018 se confrontato con il precedente. Un risultato su cui pesano positivamente le performance di alcuni prodotti importanti usciti dal brevetto nello scorso anno con in testa l’Olmesartan, seguito da Tadalafil e Rosuvastatina.
Dal punto di vista complessivo, la performance italiana contribuisce a un risultato economico che vede l’azienda registrare un +9,3% nel fatturato globale mondiale. I risultati indicano un +9% in ambito statunitense, e un lusinghiero +32,9% in Europa, il continente in cui l’azienda sta concentrando i suoi sforzi negli ultimi anni; anche nei mercati emergenti Aurobindo ha intensificato la sua presenza ed ha migliorato del 18,7% la sua performance.
Nel complesso il segmento aziendale della produzione dei Principi attivi ha contribuito per oltre il 18% al risultato finanziario globale, un dato “che conferma”, sottolinea Versace, “come Aurobindo sia nell’ambito degli equivalenti probabilmente la best growing company, quella che offre garanzie di qualità del prodotto e di gestione affidabile dei processi, grazie ad una riconosciuta affidabilità dei suoi sistemi di produzione”.
Da segnalare che l’FDA solamente nell’ultimo quadrimestre ha approvato l’ingresso sul mercato di dieci nuovi equivalenti di Aurobindo: tre antiretrovirali, due antidolorifici, un prodotto per il sistema nervoso centrale e i disturbi del sonno, un regolatore del calcio per iperparatiroidismo, due antidolorifici e un prodotto per disturbi neurologici, tutti prodotti che confermano la puntualità dell’ingresso sul mercato dei farmaci dell’azienda. Per quanto ruguarda il mercato italiano l’annata in corso offre prospettive interessanti per il lancio di alcuni prodotti Aurobindo Pharma Italia, tra cui Levetiracetam sospensione 150 ml e prodotti specialistici ospedalieri quali Piperacillina e Tazobactam.