Nuovi risultati dello studio di estensione di fase 3, in aperto, con dupilumab mostrano il mantenimento fino a tre anni del profilo di efficacia e sicurezza dimostrato durante gli studi registrativi in pazienti adulti e adolescenti con asma da moderata a grave. I dati sono stati presentati durante l’edizione 2020 del Congresso Internazionale della European Respiratory Society (ERS), che si è svolta in modalità virtuale.

“Questi dati suggeriscono che dupilumab può rallentare il progressivo declino della funzione polmonare che si verifica in molti pazienti con asma da moderato a grave, come dimostrato dal miglioramento continuo della funzione polmonare fino a tre anni. Inoltre, i pazienti trattati con dupilumab hanno mantenuto l’asma sotto controllo e ridotto gli attacchi gravi che possono portare anche al ricovero in ospedale”, ha affermato Michael Wechsler, Direttore del National Jewish Cohen Family Asthma Institute di Denver, Colorado, e sperimentatore principale nello studio.” Questi risultati rafforzano l’importanza di dupilumab come opzione di trattamento continua e a lungo termine per migliorare la capacità dei pazienti di respirare e tenere l’asma sotto controllo; in particolare per quei pazienti che presentano più elevati livelli dei marcatori dell’infiammazione di tipo 2.”

I risultati che sono stati presentati durante il Congresso ERS includono più di 2.200 pazienti che in precedenza hanno partecipato a studi clinici con dupilumab nell’asma, inclusi tre studi registrativi di durata tra 24 e 52 settimane. I pazienti sono entrati nello studio di estensione dopo aver terminato il trattamento con il farmaco o il placebo negli studi precedenti e sono stati trattati per un massimo di altri due anni, fornendo complessivamente fino a tre anni di dati relativi al trattamento. Le analisi dei dati di sicurezza includevano pazienti provenienti da tutti e tre gli studi registrativi sull’asma, mentre quelle su efficacia e biomarcatori includevano i pazienti non dipendenti da corticosteroidi orali provenienti dagli studi registrativi QUEST di fase 2b e di fase 3. Ulteriori dati sull’efficacia a lungo termine nei pazienti dipendenti da OCS saranno presentati in un successivo congresso medico.

I pazienti hanno registrato un miglioramento continuo della funzione polmonare a 96 settimane, misurato dalla variazione media del volume espiratorio forzato in un secondo rispetto al basale negli studi clinici iniziali nell’asma.

I pazienti hanno mantenuto un basso indice di attacchi d’asma gravi.

I miglioramenti della funzione polmonare e degli attacchi d’asma sono stati maggiori nei pazienti con un livello elevato al basale di eosinofili o della frazione di ossido nitrico esalato, marcatori dell’infiammazione di tipo 2. In questo studio a lungo termine, i pazienti hanno mostrato una riduzione degli eosinofili e delle IgE nei pazienti provenienti dallo studio registrativo di fase 2b rispetto al basale negli studi clinici iniziali nell’asma.

La percentuale di pazienti con eventi avversi nello studio di estensione in aperto è stata simile a quella osservata in precedenti studi registrativi di dupilumab nell’asma.

Dupilumab è un anticorpo monoclonale completamente umano che inibisce la segnalazione delle interleuchine 4 e 13. I dati dagli studi clinici di dupilumab hanno mostrato che IL-4 e IL-13 sono due proteine chiave nell’infiammazione di tipo 2, che svolge un ruolo fondamentale nell’asma, nella rinosinusite cronica con poliposi nasale e nella dermatite atopica. Considerando tutte le indicazioni approvate in tutto il mondo, sono stati oltre 170.000 i pazienti trattati con dupilumab.

Lo studio di estensione di fase 3, multicentrico, in aperto, ha valutato la sicurezza e l’efficacia a lungo termine del trattamento con dupilumab in 2.282 adulti e adolescenti con asma da moderata a grave che avevano precedentemente partecipato a uno studio clinico controllato con dupilumab, inclusi lo studio registrativo DRI di fase 2b e gli studi di fase 3 QUEST in pazienti con asma da moderata a grave, e lo studio di fase 3 VENTURE in pazienti con asma grave dipendente da corticosteroidi orali. Gli endpoint primari erano il numero e la percentuale di pazienti che hanno manifestato eventi avversi fino a 96 settimane. Gli endpoint secondari includevano la variazione media del FEV1 e il tasso annualizzato di riacutizzazioni gravi. L’infiammazione di tipo 2 è stata definita come un aumento di FeNO o eosinofili dal basale iniziale dello studio. I dati sono stati presentati all’ERS come un intervallo di valori medi dei pazienti trattati con placebo e dupilumab in ciascuno degli studi pilota iniziali.