Uno studio per indagare la relazione fra sindrome delle apnee ostruttive nel sonno e dilatazione della radice aortica. Lo ha curato il direttore della struttura complessa Riabilitazione Cardio-Respiratoria e della struttura semplice Riabilitazione respiratoria e Disturbi del sonno del Poma di Mantova Cleante Scarduelli (nella foto), in collaborazione con i colleghi Francesco Spelta, Fabia Mascaro, Susy Longhi, Ornella Tortelli. La ricerca, presentata di recente al XX Congresso Nazionale della Pneumologia italiana di Firenze, ha anche lo scopo di colmare la scarsa letteratura medica in questo ambito. Cleante Scarduelli, per altro, è inserito nel registro Aipo degli esperti in disturbi respiratori del sonno. La sindrome delle apnee ostruttive è caratterizzata da episodi di occlusione completa o parziale delle vie aeree superiori durante il sonno, con persistenza di sforzi inspiratori. Questi episodi possono portare allo sviluppo di ipertensione arteriosa e di pressioni intratoraciche fortemente negative. A ogni apnea si sviluppa un marcato aumento della pressione della parete dell’aorta toracica: è quindi ipotizzabile che la sindrome sia coinvolta nella patogenesi degli aneurismi e della dissezione dell’aorta toracica. Lo studio mantovano descrive le caratteristiche di pazienti affetti dalla sindrome e da dilatazione della radice aortica e di pazienti con sindrome senza dilatazione della radice aortica, sottoposti a ventilazione a pressione positiva continua al Carlo Poma. La ventilazione a pressione positiva continua è appunto la terapia d’elezione utilizzata per curare la sindrome delle apnee ostruttive. Sono stati sottoposti a ventilazione pazienti ad alto rischio per le apnee nel sonno e nei quali il monitoraggio cardio-respiratorio notturno ha evidenziato un indice di apnea-ipopnea superiore a un certo livello con sintomi o comorbilità cardiocerebrovascolari. Tutti i pazienti sono stati valutati clinicamente, con esami bioumorali di routine, strumentali. Si è registrata una significativa prevalenza di pazienti affetti da sindrome delle apnee ostruttive nel sonno nei quali l’ecocardiogramma ha evidenziato dilatazione della radice aortica. In 30 mesi sono stati osservati 260 pazienti con apnee ostruttive. La dilatazione della radice aortica è stata riscontrata in 24 pazienti.
Tutti i pazienti studiati sono affetti da sindrome di grado severo, sono prevalentemente maschi, obesi, ipertesi. I pazienti con apnee ostruttive e dilatazione della radice aortica rispetto ai pazienti senza dilatazione della radice aortica si differenziano in modo statisticamente significativo per maggiore età, sesso maschile, presenza di una minore ossigenazione arteriosa media notturna. I dati raccolti dai professionisti del Poma concordano con quanto riportato in precedenti studi osservazionali. La genesi sia degli aneurismi che della dissezione dell’aorta toracica è multifattoriale, con fattori di rischio che si sovrappongono a quelli della sindrome delle apnee ostruttive notturne. Servono tuttavia studi randomizzati controllati per poter affermare con certezza che esiste una relazione causale tra le due patologie.