Chiusa l’auricola sinistra totalmente in toracoscopia utilizzando una clip su un paziente di 87 anni in fibrillazione atriale, già operato per la sostituzione valvolare aortica nel 2018 e intollerante alla terapia anticoagulante.
È questa la procedura effettuata all’interno della struttura di Cardiochirurgia dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Alessandria, diretta da Andrea Audo, dall’equipe composta dai dottori Giulio Tessitore e Corrado Cavozza, con il supporto anestesiologico della dottoressa Astrid Cardinale.
Questa procedura è una soluzione efficace per sospendere immediatamente l’assunzione di farmaci anticoagulanti in quei pazienti affetti da fibrillazione atriale, una patologia invalidante che affligge più di 7 milioni di persone in Italia e che può causare la formazione di coaguli all’intero del cuore e quindi emboli al cervello, che non possono assumere la terapia anticoagulante.
Infatti, l’unico modo per ridurre in modo significativo questo rischio è di rendere il sangue molto fluido attraverso i farmaci anticoagulanti, ma purtroppo non tutti posso assumere questa terapia perché hanno un rischio troppo alto di sanguinare nel tratto gastroenterico o di avere emorragie cerebrali o perché, semplicemente, non tollerano il farmaco.
Ecco, quindi, la possibilità di ricorrere alla chiusura dell’auricola sinistra in toracoscopia, cioè una tecnica di chirurgia mini–invasiva per l’esplorazione del cavo pleurico attraverso una sonda a fibre ottiche. Una tecnica innovativa che permette di effettuare incisioni di pochi millimetri e di chiudere l’auricola dall’esterno, escludendola dalla circolazione sanguigna, con l’immediata sospensione della terapia anticoagulante e con tempi di degenza di soli 2-3 giorni.