Amgen ha annunciato i risultati finanziari del terzo trimestre del 2021. Il fatturato totale, rispetto al terzo trimestre del 2020, è cresciuto del 4%, raggiungendo i 6,7 miliardi di dollari, trainato da una maggiore domanda, parzialmente compensata da prezzi di vendita inferiori. Le vendite sono aumentate del 4% a livello globale, trainate da una crescita a volumi a due cifre per una serie di nostri farmaci, tra i quali denosumab, romosozumab, evolocumab e bevacizumab.
L’utile per azione GAAP è diminuito del 3%, a 3,31 dollari, in seguito all’acquisizione di licenze per 400 milioni di dollari nell’ambito della nostra collaborazione con Kyowa Kirin, parzialmente compensata dall’aumento del fatturato. Il risultato operativo GAAP è diminuito del 3%, a 2,4 miliardi, e il margine operativo GAAP di 2,6 punti percentuali, al 37,6%.
Nel corso del terzo trimestre la società ha generato un free cash flow di 2,2 miliardi di dollari rispetto ai 3,2 miliardi relativi allo stesso periodo del 2020, trainato da maggiori introiti nel terzo trimestre del 2020 da partner a cui erano stati concessi termini di pagamento dilazionati a causa del COVID-19. Questo aumento è stato parzialmente compensato dalla tempistica dei pagamenti delle imposte nel terzo trimestre del 2020.

Rispetto al terzo trimestre del 2020 le vendite sono aumentate quest’anno del 4%. I volumi sono cresciuti dell’8%, mentre il prezzo netto di vendita è diminuito del 7%. Inoltre, a questo trimestre fanno riferimento 147 milioni di dollari di cambi favorevoli alle deduzioni delle vendite stimate relative ai periodi precedenti. Nel terzo trimestre dello scorso anno, le deduzioni favorevoli sulle vendite stimate erano state di 36 milioni di dollari, con un vantaggio di 111 milioni di dollari su base annua in questo trimestre.

Continuiamo ad assistere a un graduale recupero sugli effetti della pandemia COVID-19. Nel corso del terzo trimestre abbiamo riscontrato un miglioramento in termini di numero di visite e diagnosi dei pazienti. Anche l’attività dei professionisti della salute è aumentata nella prima metà del 2021 e si è stabilizzata nel terzo trimestre. Nel complesso, il calo delle visite diagnostiche nel corso della pandemia ha ridotto il numero di nuovi pazienti che iniziano le cure, e prevediamo che ciò continuerà a influire sulla nostra attività per il resto dell’anno.

Le vendite nel terzo trimestre di Desonumab sono aumentate del 15% su base annua, trainate da una crescita a volumi del 13%. Le visite ai pazienti nuovi e a quelli già acquisiti sono continuate ad aumentare con tassi di diagnosi di osteoporosi, negli Stati Uniti, che hanno raggiunto oltre il 90% dei livelli pre-COVID durante il trimestre.

Le vendite di Romosozumab sono aumentate del 153% su base annua con un record di 149 milioni di dollari nel terzo trimestre, trainate principalmente da una crescita a volumi del 118%. Le vendite negli Stati Uniti sono aumentate del 74% su base annua, trainate da una crescita in volumi del 65%, poiché abbiamo continuato a concentrarci sull’incremento nel numero di nuovi pazienti che iniziano il trattamento. Al di fuori degli Stati Uniti, la crescita dei volumi su base annua è stata forte, amplificata dalla riduzione delle giacenze da parte del nostro partner Astellas durante il terzo trimestre del 2020.

Le vendite di Evolocumab sono aumentate del 33% su base annua nel terzo trimestre, trainate principalmente da una crescita del volume del 42%, parzialmente compensata da un prezzo netto di vendita inferiore. Negli Stati Uniti, i volumi sono cresciuti del 64% su base annua e al di fuori degli USA del 24%. Il prezzo di vendita inferiore è stato parzialmente compensato dalla crescita a volumi nel trimestre, principalmente dovuto al numero di pazienti statunitensi che usufruiscono di Medicare Part D e che ricevono evolocumab, avendo diritto alla copertura della differenza di prezzo, il cosiddetto ‘donut hole’. Gli effetti di quest’ultimo sono più evidenti nella seconda metà dell’anno quando i pazienti raggiungono la franchigia del piano.

Il risultato complessivo delle vendite di Erenumab è diminuito del 25% su base annua per il terzo trimestre, a causa di un prezzo netto di vendita inferiore.

Le vendite di Apremilast sono aumentate del 13% su base annua per il terzo trimestre. Il volume è cresciuto del 7%, parzialmente compensato da un prezzo netto di vendita inferiore. Le vendite nel trimestre hanno beneficiato di un adeguamento favorevole di 18 milioni di dollari alle detrazioni stimate delle vendite, rispetto a un adeguamento sfavorevole di 24 milioni nel terzo trimestre dello scorso anno, con un vantaggio dell’8% su base annua. Negli Stati Uniti, apremilast ha continuato a mantenere la leadership di prima linea nella psoriasi. Guardando al futuro, ci stiamo preparando per la prevista approvazione da parte degli Stati Uniti dell’indicazione per la psoriasi da lieve a moderata.

Le vendite di Etanercept sono diminuite del 3% su base annua per il terzo trimestre, trainate da diminuzioni di volume, inventario e prezzo netto di vendita. Le vendite nel trimestre hanno beneficiato di un adeguamento favorevole di 114 milioni di dollari alle detrazioni stimate delle vendite, rispetto a un adeguamento favorevole di 84 milioni di dollari nel terzo trimestre dello scorso anno, con un vantaggio del 2% su base annua. Il volume su base annua è diminuito del 2%, segnando il secondo trimestre consecutivo di rallentamento del calo dei volumi. Prevediamo che il trend di calo dei prezzi di vendita netti continuerà anno dopo anno.

Le vendite del biosimilare di adalimumab sono aumentate del 39% su base annua per il terzo trimestre, trainate da una crescita del volume del 73% parzialmente compensata da un prezzo netto di vendita inferiore. In Europa, continua a essere il biosimilare di adalimumab più prescritto.

Sotorasib ha generato 36 milioni di dollari di vendite nel trimestre e vendite cumulative di 45 milioni fino alla fine del terzo trimestre. È stato prescritto da oltre 500 medici, in ambito accademico e non. La maggior parte dei migliori laboratori clinici è ora in grado di identificare la mutazione KRAS G12C e l’utilizzo del test per questa mutazione viene effettuato al momento della diagnosi in circa il 75% dei pazienti.

Le vendite di Carfilzomib sono aumentate del 13% su base annua per il terzo trimestre, trainate da una crescita a volumi del 10% supportata dall’adozione da parte dei medici dell’uso di carfilzomib in combinazione con daratumumab più desametasone.

Le vendite di Denosumab sono aumentate del 7% su base annua per il terzo trimestre, trainate da una crescita del volume del 9% parzialmente compensata da un prezzo netto di vendita inferiore.

Le vendite di Panitumumab sono aumentate del 4% su base annua per il terzo trimestre, trainate da una crescita del volume dell’8%, poiché rimane l’inibitore EGFR di riferimento in tutte le linee.

Le vendite di Romiplostim sono aumentate del 29% su base annua per il terzo trimestre, principalmente trainate da una crescita del volume del 14%.

Le vendite di Blinatumomab sono aumentate del 40% su base annua per il terzo trimestre, principalmente trainate da una crescita in volumi del 30%, grazie a un’ampia adozione della terapia negli ospedali.

Le vendite del biosimilare di bevacizumab sono aumentate del 19% su base annua per il terzo trimestre, trainate da una crescita del volume del 54% parzialmente compensata da un più basso prezzo di vendita. Negli Stati Uniti, continua a detenere nel trimestre la leadership in volumi, con il 49% nel segmento di mercato di bevacizumab. Prevediamo che la continua crescita dei volumi mondiali sarà bilanciata dal calo dei prezzi, dovuto all’accresciuta concorrenza.

Le venditedel biosimilare di trastuzumab sono diminuite del 31% su base annua per il terzo trimestre, come effetto di un prezzo netto di vendita inferiore, parzialmente compensato da una crescita in volumi del 18%. Negli Stati Uniti, continua a detenere nel trimestre la più alta quota in volumi nel segmento di mercato di trastuzumab, con il 41%. Prevediamo che il prezzo continuerà a diminuire a causa della crescente concorrenza.

Le vendite totali dei farmaci consolidati, che comprendono pegfilgrastim, filgrastim, epoetina alfa, darbepoetina alfa, etelcalcetide e cinacalcet, sono diminuite del 21% su base annua per il terzo trimestre, principalmente a causa del calo dei volumi e di un inferiore prezzo di vendita. In futuro, prevediamo che una maggiore concorrenza si tradurrà in un’ulteriore erosione dei prezzi e dei volumi in questo portfolio di prodotti.

Nel terzo trimestre 2021 l’azienda ha generato un free cash flow di 2,2 miliardi di dollari rispetto ai 3,2 miliardi nel terzo trimestre del 2020, a causa di maggiori introiti nel terzo trimestre del 2020 da partner a cui erano stati concessi termini di pagamento dilazionati a causa di COVID-19. Questo aumento è stato parzialmente controbilanciato dalla tempistica dei pagamenti delle imposte nel terzo trimestre del 2020.

Per l’intero 2021, si prevedono: un fatturato totale compreso tra 25,8 e 26,2 miliardi di dollari, e un utile per azione su base GAAP compreso tra 9,55 e 10,21 dollari, con un’aliquota fiscale compresa tra il 12,5% e il 14%.