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All’ospedale di Città di Castello è arrivato il sistema magnetico non radioattivo che localizza i linfonodi sentinella

La Usl Umbria 1 continua ad investire in nuove tecnologie per garantire standard elevati nel trattamento chirurgico e diagnostico del tumore della mammella e per migliorare quindi la prevenzione e l’assistenza delle pazienti affette carcinoma mammario, una patologia sempre più diffusa con oltre 50.000 nuovi casi in Italia, fondamentale. L’ultimo acquisto per la Breast Unit dell’ospedale di Città di Castello è il sistema tecnologico integrato che consente di localizzare il linfonodo sentinella senza utilizzare materiali radioattivi: il sistema utilizza il magnetometro con sonda SentiMag/Magseed, il tracciante non radioattivo Magtrace e il metodo molecolare denominato OSNA.

L’attuale standard terapeutico per il trattamento precoce del tumore al seno, che si diffonde principalmente attraverso il sistema linfatico, prevede la biopsia dei linfonodi sentinella, per identificare i linfonodi che con più alta probabilità sono interessati dal processo metastatico e per consentire quindi ai clinici le più corrette valutazioni cliniche post-operatorie. “Il sistema Sentimag/Magseed – spiega Giacomo Antonini, direttore del Dipartimento delle chirurgie generali – permette la localizzazione  del  Linfonodo sentinella evitando i rischi dell’uso dei radioattivo sia per i pazienti che per gli operatori, nonché semplificando l’organizzazione delle sedute operatorie, poiché il chirurgo di completare l’intervento di dissezione ascellare, qualora il linfonodo sia positivo, in unica seduta operatoria” determinato mediante metodo molecolare OSNA.

Con queste ultime acquisizioni – aggiunge Andrea Casciari, attuale commissario straordinario della USL Umbria 1 – la Breast Unit di Città di Castello potrà garantire alle sue pazienti un percorso diagnostico-terapeutico di eccellenza, confermandosi come uno dei centri di riferimento per il tumore della mammella della nostra regione”.

Con il metodo molecolare OSNA, utilizzato di routine in oltre 40 Breast Unit Italiane e in oltre 250 Centri europei, l’analisi del linfonodo sentinella effettuato per via intraoperatoria sarà disponibile in soli 20 minuti e consentirà al chirurgo di personalizzare il trattamento. Il linfonodo sentinella viene localizzato con un tracciante non radioattivo, MAGTRACE,  basato su nanoparticelle magnetiche, che iniettato dal chirurgo stesso 20 minuti prima dell’intervento; Il linfonodo marcato verrà facilmente identificato dal chirurgo grazie alla sonda Sentimag. Con l’uso dei questo metodo i pazienti non saranno più costretti a utilizzare tracciante radioattivo e viaggiare da un ospedale all’altro”.

Inoltre, con l’incremento dei programmi di screening del tumore della mammella, il numero dei casi con lesioni non palpabili sospette o calcificazioni che vanno rimosse e studiate è notevolmente aumentato e attuali metodi utilizzati non aiutano gli operatori a gestire una chirurgia conservativa efficace. “Grazie all’uso di Magseed, un piccolo seme monouso  di acciaio medico di 1×5 mm che viene posizionato in corso di microbiopsia nell’area della lesione da rimuovere – continua il dottor Antonini – il chirurgo con la sonda Sentimag riuscirà a localizzare la lesione e definire velocemente l’area da asportare”.

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