All’Infermi di Rimini effettuato il primo prelievo multiorgano a cuore fermo
All’Ospedale Infermi di Rimini nei giorni scorsi è stato effettuato con successo il primo prelievo multiorgano a cuore fermo da un paziente deceduto, per il quale la famiglia aveva generosamente espresso la volontà di donare gli organi.
I Coordinatori dei servizi di donazione di organi e tessuti aziendale e locale, in sinergia con il Centro Regionale Trapianti e il supporto della direzione sanitaria ospedaliera, si sono adoperati nella concertazione di questa avanzatissima e complessa procedura che ha richiesto la partecipazione di circa 30 professionisti e che ha avuto quale risultato positivo il trapianto del fegato e dei reni prelevati dai chirurghi del Centro Trapianti del Policlinico di Modena.
Professionisti delle Unità Operative Anestesia e Rianimazione, Cardiologia, Chirurgia Vascolare, Medicina Trasfusionale e Radiologia Interventistica degli Ospedali di Rimini e Cesena, unitamente al personale del Blocco Operatorio dell’Infermi, hanno dunque messo in atto la tecnica detta Perfusione Regionale Normotermica, permettendo all’equipe del centro modenese di procedere al prelievo degli organi secondo una metodica che poco si discosta da quella usuale per la donazione da paziente in morte encefalica a cuore battente.
“L’integrazione dell’ECMO team della Romagna nella squadra multidisciplinare – spiega il primario del reparto di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale Infermi di Rimini Emiliano Gamberini – si è resa necessaria al fine di evitare i danni che l’assenza di attività cardiaca e respiratoria del donatore causerebbe agli organi addominali. La metodica ECMO permette infatti di sostituire completamente la funzione cardiorespiratoria, assente in questi delicati casi nei quali il prelievo viene eseguito dopo che il paziente è deceduto per arresto cardiaco irreversibile”.