L’Osservatorio nazionale “Innovazione Digitale in Sanità digitale “del Politecnico di Milano ha conferito ieri all’Azienda Usl di Piacenza il primo posto al Premio Innovazione Digitale in Sanità 2019 per il progetto realizzato in coprogettazione con Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Piacenza, con la società TapMyLife srl e in collaborazione con la società Artexe che ha curato gli aspetti relativi all’integrazione con i sistemi eliminacode. Il progetto consiste in una applicazione per smartphone: una soluzione utilissima per la navigazione indoor delle strutture ospedaliere al fine per guidare i cittadini non vedenti e ipovedenti all’interno dell’ospedale di Piacenza con l’integrazione ai sistemi di accoglienza nonché la possibilità di gestire in autonomia l’attesa presso i servizi dotati di macchine a chiamata numerica.
La giuria qualificata di circa trenta tra i migliori direttori generali ed esperti del settore sanitario provenienti da tutta Italia, ha riconosciuto l’eccellenza del progetto dell’Ausl di Piacenza che si conferma azienda all’avanguardia nei processi di ottimizzazione e umanizzazione dei servizi rivolti ai pazienti e ai cittadini in genere, conferendo a “Piacenza, Il mio ospedale” il premio Innovazione in Sanità Digitale per la tematica dell’accoglienza dei cittadini.
L’adozione delle tecnologie digitali e la loro corretta integrazione nel Patient Journey, consente di mettere davvero il cittadino/paziente “al centro” dell’ecosistema, rendendo più appropriato e sostenibile il suo rapporto con i professionisti sanitari e con il sistema salute. Comprendere l’impatto di tali innovazioni sul sistema e governarle correttamente è quindi la strada maestra per coglierne appieno i benefici e fronteggiare le grandi sfide della Sanità di oggi e soprattutto di domani.
Il progetto “Piacenza, Il mio ospedale” si muove proprio su questi presupposti grazie a una app che guida e accompagna gli utenti passo dopo passo all’interno del presidio sanitario cittadino.
L’app per smartphone è dedicata in particolare alle persone con disabilità visive e permette loro di raggiungere reparti e servizi seguendo i percorsi con il proprio cellulare. Inoltre, gli utenti possono prenotare un posto agli sportelli Cup e in Farmacia distribuzione diretta grazie all’integrazione dell’app con i totem eliminacode dell’ospedale.
La funzione voiceover del cellulare consente di essere guidati e di rendere questi servizi pienamente accessibili ai ciechi e agli ipovedenti, che ne hanno testato l’efficacia affiancando l’Ausl e l’azienda sviluppatrice della tecnologia, Tapmylife, durante tutte le fasi di progettazione.
“Piacenza, Il mio ospedale” può essere utilizzata anche da qualsiasi cittadino: è utile a chi si deve visitare una persona ricoverata, ma anche a chi deve fare una visita o un esame. L’app accompagna l’utente nei reparti, negli ambulatori, nelle aree dedicate agli esami e agli accertamenti, nei Centri unici di prenotazione e negli ambienti dedicati alla distribuzione dei farmaci. Fornisce indicazioni ulteriori costantemente aggiornate sui servizi offerti dalla struttura ospedaliera.
Una volta in prossimità dell’area ospedaliera di Piacenza, l’app aggancia un sistema di accoglienza virtuale che permette l’interazione con lo spazio circostante.
Tra i relatori che hanno presentato il l’applicazione il presidente dell’Unione ciechi e ipovedenti di Piacenza Giovanni Taverna e Stefano Fugazzi in rappresentanza dell’Ausl piacentina.
Giovanni Taverna, entusiasta sostenitore del progetto realizzato a Piacenza, sottolinea l’importanza del modello di coprogettazione messo in atto a Piacenza: “Il Politecnico di Milano – osserva – ha premiato la app e il progetto di accessibilità per l’ospedale di Piacenza come novità informatica nella gestione sanitaria soprattutto grazie alla rete collaborativa che si è creata tra Ausl di Piacenza, Tapmylife e Unione italiana ciechi ed ipovedenti di Piacenza. La collaborazione ha preso il via fin dalla fase di progettazione dato l’apporto insostituibile che ciascuna componente ha apportato. L’idea di utilizzare una app sia per guidare i cittadini all’interno della struttura ospedaliera sia per poter accedere alle prenotazioni, ai farmaci e agli ambulatori di prelievo senza essere bloccati dai numeretti salvacode risulta particolarmente centrata e persino economicamente valida, poiché rivolta verso l’intera cittadinanza e non solo verso i disabili visivi che pure risultano fruitori privilegiati. La semplicità d’uso, la gratuità e l’efficienza rendono assolutamente insostituibile l’applicazione e le sue varie funzionalità.”
Il direttore generale Ausl Luca Baldino non nasconde la soddisfazione per l’importante riconoscimento ottenuto: “Siamo molto orgogliosi del riconoscimento ricevuto. Questa tecnologia – fa notare il direttore generale Ausl Luca Baldino – è il frutto di un lavoro congiunto tra Azienda e cittadini che vivono sulla loro pelle, ogni giorno, le difficoltà di accedere ai servizi sanitari: ci siamo affidati, per farci aiutare nella progettazione, proprio a chi è portatore di un’esperienza diretta. Questa app pone l’accento sul concetto di accoglienza delle strutture sanitarie e testimonia la nostra attenzione verso temi quali l’accessibilità e le disabilità. Non è uno strumento pensato per pochi ma un valido aiuto a disposizione di tutti i cittadini, operatori, familiari e pazienti che ogni giorno accedono al nostro ospedale e che in totale autonomia possono trovare e orientarsi verso il servizio che cercano.”