Alla Senologia dell’Ospedale di Cona un nuovo mammografo 3D
Da gennaio 2024 è in funzione un nuovo mammografo di ultima generazione presso l’Unità Operativa di Senologia Diagnostica della Radiologia Ospedaliera dell’Ospedale di Cona, diretta dal dott. Marco Rollo. Il Servizio è riferimento per la diagnostica senologica di secondo e terzo livello dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Ferrara e dello Screening del territorio.
Il nuovo mammografo digitale, acquistato con i fondi del PNRR, è un sistema dotato di tecnologie all’avanguardia per lo studio della mammella con la possibilità, oltre alla mammografia digitale convenzionale, di eseguire indagini di tomosintesi 3D, mammografia con mezzo di contrasto e indagini bioptiche in stereotassi.
La tomosintesi è una tecnica che riduce la sovrapposizione degli elementi tissutali che compongono la mammella, comportando un miglioramento dell’accuratezza diagnostica mammografica digitale. La mammografia con mezzo di contrasto è una metodica che combina la mammografia digitale con la somministrazione endovenosa di mezzo di contrasto iodato, utilizzando la tecnica dual-energy, al fine di ottenere informazioni sia morfologiche che funzionali.
Il sistema è poi dotato di work station CAD che, acquisite le immagini dal mammografo con il quale è collegato, rende possibile la rilevazione automatica di alterazioni tissutali con caratteristiche sospette, sia per gli aspetti di tipo nodulare che per le calcificazioni, consentendo di identificare immediatamente le aree di interesse per procedere con un’analisi accurata da parte del medico e con gli adeguati ulteriori accertamenti.
“L’obiettivo è giungere alla diagnosi del tumore mammario quanto più precocemente possibile – ha commentato il dott. Rollo – nell’ottica di un percorso diagnostico terapeutico ed assistenziale sempre più personalizzato sulla singola paziente. La nuova dotazione offrirà un valido strumento al team della Radiologia Senologica per l’imaging integrato, il problem solving diagnostico e lo studio di pazienti a più elevato rischio”.