In Italia oggi vivono circa 20 mila bambini e adolescenti con diabete mellito tipo 1 e le previsioni non sono ottimistiche. Il tasso di incidenza della malattia infatti aumenta di circa il 3% all’anno e l’età della diagnosi si riduce sempre più: sebbene infatti il maggior numero di esordi continui a manifestarsi tra i 9 e gli 11 anni, il diabete viene diagnosticato a un numero sempre maggiore di bambini al di sotto dei 3 anni. Il Registro Italiano per il Diabete di Tipo 1, inoltre, ha stimato che, se in Italia ogni anno si ammalano 6/7 bambini su 100 mila in una età compresa tra 0 e 14 anni, nelle Regioni peninsulari se ne ammalano dagli 8 ai 15, con punte di 20 in Sicilia e di 40 in Sardegna. Considerando l’ampia diffusione della malattia, occorre quindi guidare i piccoli pazienti, i genitori e gli insegnanti in un percorso che li aiuti a conoscerla e a gestirla nella quotidianità. In questo modo non solo si faciliterà il lavoro degli specialisti, ma soprattutto i bambini potranno condividere la loro vita con il diabete anche con i loro amici e compagni. Per questo motivo, il 12 maggio partirà da Napoli Sono Un T1po, la campagna nazionale di sensibilizzazione sul diabete, rivolta a bambini in età scolare e agli insegnanti. Il progetto – ideato da AGDI in collaborazione con Eli Lilly e con il patrocinio di Siedp e Diabete Italia – coinvolgerà le scuole di primo grado di tutta Italia. A parlarne saranno vari specialisti in diverse tappe della campagna, con “l’aiuto” di Coco, una scimmietta con Diabete di tipo 1 protagonista di due brevi fumetti che nascono dalla collaborazione tra la Lilly e la Disney. Ne esce dunque uno strumento ludico che aiuterà genitori, bambini e insegnanti a padroneggiare la malattia con naturalezza. Inoltre, il fumetto può favorire l’abbassamento dell’età in cui i bambini imparano a comprendere i sintomi del diabete e a migliorarne la gestione e la comunicazione sia ai genitori che al medico. Infine, come strumento di aggregazione, può aiutare il bambino a condividere la propria condizione con i compagni di gioco, “normalizzandone” anche la loro percezione e abbattendo molti pregiudizi. Durante gli incontri verrà poi presentato il Documento strategico di intervento integrato per l’inserimento del bambino con Diabete in contesti Scolastici ed Educativi redatto da AGD Italia, in collaborazione con il Ministero della Salute, Ministero dell’Istruzione e SIEDP, che è di per sè un progetto di integrazione contro ogni tipo di discriminazione. Infine, Sono Un T1po prevede anche un concorso nazionale per le classi di primo grado. I bambini dovranno realizzare un fumetto nel quale la scimmietta Coco è chiamata a dare consigli ai suoi amici sull’alimentazione, sull’esercizio fisico e sulla vita quotidiana. I vincitori riceveranno un premio didattico per tutta la classe: 100 libri per bambini.
“L’iniziativa che vede protagonista la scimmietta Coco – afferma Franco Cerutti, Presidente della SIEDP – è rivolta ai bambini con diabete, ma soprattutto ai loro compagni di scuola perché ne favoriscano l’inserimento. Questo problema è molto sentito dalle famiglie perché i genitori temono sempre che il bambino possa non ricevere una sufficiente assistenza e soprattutto incontrare difficoltà di integrazione. Il fumetto di Coco, quindi, nasce proprio per affrontare questi timori e per risolvere il problema in modo sereno e tranquillo. Spiegando con semplicità che cosa è il diabete ai compagni del bambino, Coco ne favorisce automaticamente l’inserimento. Questa campagna – continua Cerutti – è alla sua seconda edizione; già la prima, che abbiamo realizzato qualche anno fa, ha avuto grandissimo successo, per cui si è deciso di replicarla con altre 5 tappe per il 2017. L’iniziativa è perfettamente in linea con tutte quelle della SIEDP, che ha tra i suoi obiettivi principali quello di aiutare i bambini con patologie croniche ad affrontare la vita nel modo più sereno possibile. La nostra Società segue attualmente nelle Strutture di Diabetologia Pediatrica che ne fanno parte circal’80% dei 20 mila bambini italiani con diabete ed è fortemente impegnata a realizzare un registro clinico, diverso da quello epidemiologico, che nel totale rispetto della privacy fornisca una “fotografia” del diabete in età pediatrica in Italia. Parliamo ovviamente del diabete di tipo 1 che rappresenta il 94% delle forme di diabete in Italia, ma ci dedichiamo anche a quel 6% non di tipo 1, al cui studio, come SIEDP abbiamo sempre dato un forte impulso.”
“Anche la formazione del personale scolastico è fondamentale – spiega Giovanni Lamenza, presidente AGD Italia e Diabete Italia –. L’inserimento del bambino con diabete passa da qui e dalla convinzione che non ha bisogno di misure di sostegno speciali, bensì solo di una sorveglianza consapevole. La gestione ordinaria del diabete oggi è resa molto facile dalla tecnologia e le possibili anche se improbabili situazioni di emergenza possono essere gestite da personale anche non sanitario adeguatamente formato. Per cui questa iniziativa per noi è preziosissima. Inoltre, AGD Italia in collaborazione con il Ministero della Salute e dell’Istruzione, ha approvato un documento strategico, che divulgheremo durante questi appuntamenti nelle scuole, in cui viene declinato in modo chiaro e preciso il percorso da intraprendere per effettuare l’inclusione scolastica nel migliore dei modi. La parola chiave è “demedicalizzazione”: il bambino non va trattato come un malato, perché la sua patologia non richiede assolutamente la presenza di personale sanitario; altrimenti non si spiegherebbe come mai i genitori che non sono medici siano in grado di assistere i propri figli in condizioni di assoluta sicurezza. Ed è proprio per questo che l’insegnante ha il diritto di essere formato adeguatamente per poter svolgere il suo compito in condizioni di serenità e sicurezza’.