In Italia sono oltre 37mila le donne che vivono con una diagnosi di carcinoma mammario metastatico. Si tratta di un dato in crescita e che evidenzia i grandi passi avanti fatti dalla ricerca medico-scientifica. A questa particolare categoria di pazienti è dedicata la nuova campagna di IncontraDonna Onlus, l’Associazione no profit che vuole promuovere una corretta informazione sul tumore del seno. Si chiama “Sono una Donna con Carcinoma #metastabile” e prevede la creazione di infografiche e una forte campagna social, un ciclo di tre webinar al quale partecipano esperti della comunità scientifica e una survey dedicata sulla percezione del tema ‘metastatico’. L’iniziativa è realizzata con il contributo non condizionante di Seagen ed è stata presentata ieri in occasione del primo evento on line dedicato alle donne e ai caregiver residenti nel Centro Italia. “Nel nostro Paese si parla poco e non volentieri di tumore metastatico del seno – ha affermato la prof.ssa Adriana Bonifacino, Presidente di IncontraDonna Onlus -. Gli ultimi studi scientifici hanno ampliamente dimostrato come la sopravvivenza mediana sia in progressivo e costante aumento in tutti i sottotipi di carcinoma mammario. Il termine “metastatico” deve quindi essere sdoganato dall’accezione negativa a cui troppo spesso viene ancora associato. Si tratta, infatti, di una patologia curabile anche se non ancora guaribile. La confusione sul significato dei due termini rischia spesso di generare reazioni di rifiuto da parte della donna durante e dopo il momento della diagnosi. Con questa nostra nuova campagna vogliamo favorire una maggiore sensibilizzazione e promuovere un’informazione sempre più corretta e responsabile a 360 gradi. Condurremo un processo di alfabetizzazione scientifica promuovendo concetti chiave, sul tema del tumore metastatico della mammella, attraverso un linguaggio efficace e scientificamente appropriato. L’obiettivo finale è far comprendere alle donne come sia possibile convivere con la patologia. Si tratta di forme di cancro che possono essere cronicizzate e grazie alle nuove terapie disponibili”. “Anche in questa fase così difficile contraddistinta dal Covid abbiamo visto quanto conta la prevenzione – ha sottolineato il Ministro della Salute, Roberto Speranza nel messaggio video che ha inviato per il webinar di IncontraDonna Onlus -. E’ l’arma più importante e quindi tutte le iniziative che vanno in questa giusta direzione devono essere sostenute. E’ stato importante istituire la giornata nazionale dedicata al tumore al seno metastatico del 13 ottobre. E’ un evento che ci consente di tenere alta l’attenzione su una tematica decisiva che riguarda la vita di tutti”.

“Oggi possiamo rallentare la progressione della neoplasia e garantire, al tempo stresso, anche una buona qualità di vita – ha proseguito il prof. Paolo Marchetti, Ordinario di Oncologia D.M.C.M. Università Sapienza di Roma e Presidente della Fondazione per la Medicina Personalizzata -. Trattamenti terapeutici sempre più innovativi ed efficaci hanno radicalmente cambiato la vita di milioni di donne in tutto il mondo. Lo dimostra il fatto che negli ultimi 30 anni assistiamo ad un calo costante della mortalità. Ciò è dovuto anche alla personalizzazione delle cure che abbiamo ottenuto grazie ad una maggiore conoscenza biologica delle varie forme di cancro. Quello al seno è il più diffuso e frequente in Italia e ogni anno le nuove diagnosi ammontano a più di 55mila. In totale sono oltre 834mila le donne che vivono dopo una diagnosi. Quelle con carcinoma mammario metastatico rappresentano una esigua minoranza che però merita maggiore attenzione da parte della comunità scientifica, dei media e delle Istituzioni”. “Finora in Italia sono state realizzate numerose attività di comunicazione che si sono concentrate soprattutto sulle forme di cancro al seno non metastatico – ha concluso la prof.ssa Bonifacino -. Si tratta di campagne indirizzate alla maggioranza delle donne che riescono ad arrivare alla guarigione. Per questo motivo spesso le pazienti metastatiche denunciano di essere lasciate sole e in balia d’informazioni poco chiare, confuse e comunque non confortanti. Come IncontraDonna Onlus abbiamo perciò deciso di raccogliere questo loro grido di dolore e di promuovere una nuova ed insolita campagna nazionale”.