Vittorio Brumotti testimonial della campagna. Regione Liguria, Alisa, Avis e Fidas insieme per promuovere la cultura e il gesto della donazione
“Dona sangue abbombazza! Un gesto semplice che può salvare una vita”. È questo il claim della campagna di comunicazione che Regione Liguria e Alisa, con il prezioso supporto di Vittorio Brumotti e delle associazioni donatori Avis e Fidas, lanceranno lunedì 22 luglio per sensibilizzare i cittadini alla donazione di sangue. La campagna, che sarà diffusa attraverso manifesti e affissioni in tutta la Liguria e sui social network, avrà il volto di Vittorio Brumotti, protagonista di un messaggio semplice e chiaro, per sensibilizzare e avvicinare giovani, e non solo, al tema della donazione: «Sono veramente lieto di poter dare una mano a diffondere una maggiore coscienza – spiega Brumotti – specie tra i più giovani, della necessità e della “bellezza” di donare il proprio sangue: un gesto semplice che può salvare molte vite”.
“Questa campagna vuole parlare soprattutto ai giovani, con un messaggio positivo e di serenità – sottolinea la vicepresidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria Sonia Viale – per incoraggiarli a diventare donatori e favorire la cultura della donazione. Bisogna superare la logica dell’emergenza, affinché questo gesto semplice e di grande generosità possa diventare un impegno continuo e costante nel tempo”.
La generosità dei cittadini aiuta il sistema sanitario e la donazione è un gesto semplice ma efficace, che permette di salvare vite umane. L’alleanza con le associazioni storiche di donatori permette di accompagnare le nuove generazioni, supportando chi da sempre tramanda questi valori per trasferirli ai giovani: “L’impegno di Avis risale al 1927 quando è nata l’Associazione – afferma Alessandro Casale, presidente di Avis Liguria. Sono oltre 20.000 i soci donatori in Liguria, distribuiti nelle 65 sedi regionali. Oggi lavoriamo ogni giorno per favorire la donazione ma anche per diffondere corretti stili di vita, collaborando con le istituzioni per formare i cittadini di domani. Ne è l’esempio il progetto BEST Choice, finanziato con un bando nazionale e portato avanti con altre associazioni del dono, con Alisa, l’Università di Genova, l’Ufficio Regionale Scolastico e i Centri di servizio per il volontariato. I giovani socialmente impegnati sono la speranza per il presente e il futuro della nostra società in continua evoluzione – conclude Casale”.
Anche Fidas, mantiene costante il proprio impegno nel tempo: “Lavoriamo sia su centri mobili sia su centri fissi per garantire una presenza costante e capillare, tutelando il donatore e ricercando la massima qualità per il ricevente – sottolinea Emanuele Russo, presidente di Fidas Liguria. Con il progetto donatore 2.0 vogliamo favorire il passaggio dalla donazione empatica ed emotiva, dettata, per esempio, da un evento particolare, alla donazione “Dove serve, quando serve e se serve”, per evitare sprechi e mantenere costante la disponibilità di sangue. In collaborazione con Lions Genova Host, abbiamo portato avanti iniziative nelle scuole per parlare ai ragazzi, puntando a sensibilizzare la loro capacità di ascolto e accoglienza. Non ultimo in ordine di importanza – conclude Russo – il progetto della “Casa del donatore”, che prevede la costruzione di una struttura che ospiterà una grande unità di raccolta”.
La fotografia della donazione di sangue in Liguria mette in evidenza una leggera diminuzione delle donazioni nel 2019, pari al 5%, un calo che ha comunque permesso di mantenere l’autosufficienza. La maggiore criticità riscontrata è legata alla mancanza di giovani donatori al di sotto dei 35 anni, mentre si registra un aumento nella fascia di età over 55. Il modello organizzativo regionale permette comunque di governare il sistema, garantendo l’autosufficienza anche nei periodi più critici, come quello estivo: “Sono molto orgogliosa del nostro sistema sanitario, che non è perfetto ma che cerchiamo di migliorare ogni giorno – precisa Sonia Viale -. Ringrazio il mondo delle associazioni, i professionisti e tutti coloro che mettono il proprio impegno quotidianamente per migliorare la risposta che diamo ai cittadini, tenendo conto che la qualità delle risposte è un punto di riferimento per ognuno di noi”.