72-monitor-wireless-cuoreL’Unità Operativa di Aritmologia ed Elettrostimolazione dell’Ospedale SS. Annunziata di Chieti ha attivato il servizio che monitora costantemente, a distanza, 24 ore su 24, i pazienti portatori di dispositivi cardiaci impiantabili. Pacemaker e defibrillatori impiantabili inviano, automaticamente, i dati del paziente direttamente all’ospedale e il cardiologo, in qualunque momento, può verificarne le condizioni di salute e il corretto funzionamento e intervenire tempestivamente.

La diffusione della terapia di resincronizzazione nello scompenso cardiaco, che da sola interessa, ormai, più di un terzo degli impianti di defibrillatori (ICD), ha introdotto una quota non irrilevante di pazienti critici che necessitano di un controllo più attento. L’Ospedale SS. Annunziata dispone di un nuovo strumento per monitorare costantemente i pazienti cardiopatici portatori di dispositivo cardiaco, anche senza recarsi in ospedale. CareLink Network, questo il nome del sistema di monitoraggio, è, infatti, in grado di inviare i dati dei dispositivi impiantati di ultima generazione, tramite la normale linea telefonica, dalla casa del paziente direttamente al computer dell’ospedale. Il sistema è ora attivo a Chieti ed interessa, al momento, più di 60 pazienti portatori di defibrillatore impiantabile e pacemakers di ultima generazione. Il responsabile del servizio di telesorveglianza è il dottor Enrico Di Girolamo, responsabile dell’Aritmologia ed Elettrostimolazione dell’Unità Operativa Complessa di Cardiologia A – UTIC diretta dal dottor Cesare Di Iorio. La comunicazione dal dispositivo impiantato con l’ospedale non avviene in modo costante, ma solo in caso di eventi particolari o tutte le volte che il paziente o il medico lo ritengano opportuno. A detta del dottor Di Girolamo, che ha eseguito gli impianti insieme al dottor Scarinci, al medico specializzando dottoressa Appignani e gli infermieri di sala D’Agostino e Muffo, il CareLink rappresenta una vera e propria rivoluzione, una sentinella del cuore, in grado di avvisare il medico, anche attraverso un sms o una e-mail, qualora si dovessero manifestare eventi clinici rilevanti quali un’aritmia maligna, un intervento del defibrillatore, un sovraccarico di liquido nei polmoni dei pazienti, come avviene nello scompenso cardiaco, un’alterazione dell’impedenza degli elettrodi, un malfunzionamento del dispositivo o un esaurimento della batteria del dispositivo stesso. I dati trasmessi, gli stessi che si ottengono durante i tradizionali controlli ambulatoriali, compresa la possibilità del tracciato endocavitario in tempo reale, vengono analizzati dal medico che può, così, modificare, ove necessario, la terapia del paziente o prescrivere eventuali approfondimenti diagnostici in una fase «pre-clinica», cioè ancora prima che compaiano i disturbi che richiedano una ospedalizzazione. Il paziente, quindi, non dovrà più recarsi presso gli ambulatori della Cardiologia per eseguire il controllo di routine, programmato di solito ogni tre-sei mesi, ma potrà eseguirlo direttamente, e comodamente, da casa propria per mezzo di una normale connessione telefonica, recandosi in ospedale con minore frequenza, e solo in caso di necessità, con un notevole risparmio di tempo e di risorse. Le informazioni registrate dal dispositivo impiantato vengono inviate a un server web, protetto come un conto bancario, tramite un apparecchio (il monitor CareLink) che funziona in maniera del tutto automatica; è sufficiente che il paziente si trovi nelle vicinanze. Tutte le informazioni necessarie ad eventuali interventi del medico o modifiche di terapia possono essere «lette» dal personale medico/infermieristico su apposito sito internet dedicato. Il monitor è molto semplice da utilizzare, è sufficiente collegarlo alla linea telefonica e a una presa di corrente. Il dispositivo si accenderà automaticamente e registrerà i dati del defibrillatore impiantato senza che il paziente si avveda di alcunché. Anche l’invio avverrà in modo automatico (nel caso di dispositivi wireless). Le informazioni disponibili on-line sono esattamente le stesse di un controllo ambulatoriale: segnali elettrici registrati in tempo reale, parametri che descrivono il funzionamento del dispositivo cardiaco, eventuali episodi aritmici o interventi del defibrillatore ed eventuali situazioni di allarme relative allo stato clinico del paziente. E’, infatti, possibile impostare metodi di notifica via sms o email per avvisi relativi all’insorgenza della congestione polmonare, molto prima che si manifesti clinicamente un episodio di scompenso cardiaco. Il cardiologo, così, può contattare il paziente, modificarne la terapia diuretica ed evitare, in molti casi, un ricovero ospedaliero per scompenso, con notevole risparmio economico, in un momento di crisi globale, per le già esangui tasche della sanità pubblica.