l robot chirurgico “Da Vinci” resterà in via esclusiva all’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia. Come è emerso ieri in occasione dell’incontro con la direzione strategica durante la cerimonia per la Giornata Mondiale del Malato, da quest’anno non sarà più condiviso con l’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, come è accaduto dalla metà del 2014. L’apparecchiatura, utilizzata dal 2011, rimarrà nel presidio comasco con l’obiettivo di arrivare almeno a 100 interventi l’anno. L’Asst Lariana intende potenziare e rilanciare l’attività del robot, impiegato principalmente in ambito ginecologico e urologico, anche grazie alla recente collaborazione avviata con il mondo accademico, in particolare con la Scuola di Medicina dell’Università degli Studi dell’Insubria, di cui l’Azienda è polo ospedaliero universitario.
Il bilancio dell’attività sanitaria ha evidenziato anche quest’anno il ruolo chiave dell’ospedale Sant’Anna sia sul fronte dell’emergenza urgenza sia dell’attività programmata. Inoltre, per la struttura di via Ravona sono stati previsti nuovi, importanti investimenti in tecnologie.
Innanzitutto è in arrivo un’apparecchiatura spect tc per la Medicina Nucleare da oltre 800mila euro, in fase di acquisizione da parte di Arca. Inoltre, è in programma l’aggiornamento di un angiografo in dotazione al Quartiere Angiografico grazie a un investimento di 129mila euro iva esclusa. L’up grade consentirà di rinnovare quasi completamente l’apparecchiatura utilizzata in Radiologia Interventistica: sarà possibile ridurre la dose di radiazioni emesse con evidente vantaggio per pazienti e operatori, migliorare la qualità delle immagini e prolungare la “vita” della macchina stessa fino al 2025. I 129mila messi a disposizione per questo acquisto fanno parte di un’assegnazione di fondi regionali per l’Asst di 950mila euro complessivi che saranno utilizzati per far fronte ad ammodernamenti tecnologici e impiantistici. Novità anche in ambito cardiologico. Dalla metà dell’anno è previsto l’arrivo di un nuovo angiografo digitale per la sala di Emodinamica del valore di circa 500mila euro. Infine, l’Azienda ha in programma lo spostamento della Radiologia del Poliambulatorio di via Napoleona nel Monoblocco e alcuni progetti per quella del Sant’Anna grazie a un investimento di 380mila euro.
Il numero di pazienti che nel 2017 si sono rivolti al Pronto Soccorso dell’ospedale di San Fermo si attesta a 73.226 e resta sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente. Rispetto al 2016 sono aumentati gli accessi a maggiore gravità: dai 17.615 del 2016 ai 18.571 del 2017. Nel dettaglio, i codici rossi sono stati 2.366, i gialli 16.205, i verdi 40.632, gli azzurri 8.437, i bianchi 5.586.
Gli utenti per i quali nel 2017 si è reso necessario un ricovero sono stati 11.664 rispetto ai 11.427 del 2016, pari al +2%. Questo evidenzia come il carico per i reparti sia aumentato per ricoverare più pazienti provenienti dal Pronto Soccorso.
Al Pronto Soccorso Generale si sono rivolti complessivamente 48.734 utenti, a quello Ostetrico si sono rivolte 7.083 donne, mentre al Pronto Soccorso Pediatrico sono stati seguiti 15.212 tra bambini e ragazzi.
Da segnalare che per il Pronto Soccorso del Sant’Anna è in programma una rivisitazione degli spazi per ampliare le aree d’attesa per il Pronto Soccorso Generale e quello pediatrico.
A livello aziendale i ricoveri sono aumentati rispetto al 2016, passando da 28.043 del 2016 a 28.379 del 2017. Al Sant’Anna la crescita è del 2%. I dati evidenziano che nel 2016 i ricoveri sono stati 21.258, mentre nel 2017 sono saliti a 21.683, 425 in più.
In termini di utilizzo delle sale operatorie, nel presidio di via Ravona si registra una crescita del 3% degli interventi chirurgici, passati da 9.087 a 9.401. In particolare, gli interventi programmati crescono di 229 unità. Quelli effettuati in regime di urgenza sono aumentati del 4%, salendo da 2.788 a 2.873. Le specialità che più di altro hanno contributo a questo risultato sono Ortopedia, Chirurgia Plastica, Urologia e Neurochirurgia.
A livello aziendale l’attività a favore di pazienti esterni è cresciuta di 55mila prestazioni rispetto al 2016. Anche le prestazioni a favore di pazienti del Pronto Soccorso sono aumentate: da 603.000 a 635.000.
Per quanto riguarda i Poliambulatori aziendali, i dati evidenziano in particolare che quello di Lomazzo ha erogato nel 2017 166.000 prestazioni, pari al +1%, mentre la struttura di Olgiate Comasco ha totalizzato 214.000 prestazioni, 14mila in più rispetto al 2016. Prestazioni. Il Poliambulatorio di Via Napoleona ha offerto 2.500 prestazioni in più rispetto al 2016, passando da 792.600 a 795.100.
L’ospedale Sant’Antonio Abate di Cantù cresce su questo fronte del 5% con 27.500 prestazioni in più nel 2017, passando dalle 526.300 del 2016 a 553. Il Sant’Anna, invece, registra un incremento del 4% con 38.000 prestazioni in più.
Complessivamente, le specialità che maggiormente hanno incrementato la propria attività sono: Nefrologia e Dialisi (da 84.000 a 87.500 prestazioni, soprattutto grazie all’attività dialitica); Radioterapia (da 42.900 a 44.400 prestazioni, a seguito del sempre più utilizzato sistema “Vero”); Laboratorio Analisi (da 2.086.000 a 2.136.000 prestazioni.