“Dove c’era un reparto Covid – ha detto il presidente della Regione Basilicata Vito Bardi – oggi abbiamo un nuovo reparto di Reumatologia. La Basilicata riparte, mettendo al centro la cura delle persone e i servizi al cittadino. A Potenza come nel resto della Regione”. Il comparto utilizzato per accogliere e curare i pazienti dalla infezione da Sars-CoV2, nato per scelta della direzione aziendale, così come gli altri quattro in funzione della gestione della emergenza sanitaria, è stato dismesso e sanificato per poter accogliere le attività della Reumatologia. Oltre al presidente della Regione, presenti il direttore della Reumatologia, dottoressa Angela Padula, e la direzione strategica dell’Aor San Carlo che, attraverso le parole del direttore generale, Giuseppe Spera, ha annunciato con soddisfazione “la chiusura del reparto Covid e la ripresa delle normali attività ospedaliere. Si vuole inviare un messaggio di speranza con questo gesto simbolico – ha commentato Spera – perché vuole rappresentare la ripartenza dal momento difficile segnato dalla pandemia che ha obbligato la direzione a rimodulare, in brevissimo tempo, la missione dell’ospedale di Potenza, con l’aggiunta di quasi centocinquanta posti letto dedicati ai pazienti Covid. Con l’auspicio che la curva dei contagi non riprenda quota – ha concluso il direttore generale – sono particolarmente contento perché l’ospedale restituisce spazi all’attività ordinaria togliendoli al Covid”.
Il reparto di Reumatologia, che ha assunto la denominazione di Istituto Reumatologico Lucano è uno dei presidi di eccellenza del sistema sanitario regionale e per questa ragione è stato candidato al riconoscimento quale Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico. La missione dell’IReL è quella di garantire in maniera efficace ed efficiente la migliore qualità delle cure e delle attività assistenziali prestate alle persone affette da patologie reumatiche, ottimizzando al contempo le risorse disponibili e monitorando l’impatto economico dei servizi erogati. La sua finalità si concretizza nel sostenere l’integrazione con le strutture ospedaliere e territoriali, secondo percorsi clinico organizzativi e protocolli condivisi, nonché nel favorire la ricerca clinica consentendo l’ottimizzazione e la valorizzazione delle risorse umane e tecnologiche ad esso assegnate. L’IReL rappresenta, quindi, lo strumento organizzativo e gestionale sotto il profilo clinico, scientifico, tecnologico e logistico che fungerà da modello di integrazione interdisciplinare e di rete di professionisti sia per le altre strutture dell’AOR San Carlo sia per quelle reumatologiche presenti sul territorio regionale. I lavori realizzati hanno riguardato la ristrutturazione edile ed impiantistica dei locali ubicati al piano terra e di una parte del livello superiore del Pad. B, con una completa riorganizzazione funzionale al fine di ospitare le degenze, gli ambulatori dell’U.O. di Reumatologia e i laboratori di ricerca. L’investimento per i lavori è stato di circa 2 milioni di euro.