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La realtà virtuale sbarca al S. Maria della Misericordia di Perugia

C’è una nuova strategia nel recupero del paziente colpito da ictus, una macchina che stimola l’utilizzo dell’arto superiore con tecniche di realtà virtuale. Si tratta di un nuovo apparecchio attivo da poche settimane presso la struttura complessa di Medicina Vascolare – Stroke Unit del S. Maria della Misericordia, primo centro in Italia a usufruirne. Gia dopo un mese di attività la nuova apparecchiatura ha raccolto il consenso dei pazienti e i sanitari stanno registrando i vantaggi che offre una riabilitazione, appunto quella del braccio, sempre molto complessa.
“Partecipando a un recente convegno di carattere internazionale, ho avuto modo di confrontarmi con colleghi nei cui centri viene sperimentata questa nuova tecnica – dice la dott.ssa Valeria Caso – e volentieri abbiamo accettato di far parte di un circuito sperimentale che punta all’efficacia non solo delle terapie mediche, ma anche al recupero e benessere del paziente grazie alle nuove tecnologie. MindMotionPRO – la mente a vantaggio del movimento – si compone di uno schermo e di un sistema di sensori che permettono di ricreare un avatar del paziente che può compiere movimenti, afferrare oggetti e “spaccare frutta” nell’ambito del famoso gioco “fruit ninja” ottenendo anche un punteggio a secondo di parametri stabiliti dal fisioterapista. “MindMotionPRO immerge il paziente nel mondo virtuale, utilizzando i meccanismi del compenso – dice la fisioterapista della Stroke Unit Isabella Lestini -. Con questa tecnica il paziente è maggiormente coinvolto e motivato rispetto alla fisioterapia tradizionale”. Ad usufruire della nuova apparecchiatura anche Mimmo Pucciarini, storico rappresentante dei tifosi del Perugia calcio. “Ad agevolare il recupero – dice all’ufficio stampa dell’Azienda Ospedaliera di Perugia – è il desiderio di riprendere la mia vita, di tornare allo stadio e possibilmente seguire la squadra in trasferta; ho accettato con entusiasmo di iniziare il ciclo di fisioterapia con la nuova apparecchiatura, e anche per questo il recupero è a buon punto”.

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