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Al Policlinico Tor Vergata effettuato trapianto di rene da donatore vivente in un paziente evacuato dalle zone di guerra

Giovedì 15 dicembre l’équipe della UOC di Chirurgia Epatobiliare e Trapianti del Policlinico Tor Vergata, diretta dal Professor Giuseppe Tisone, ha eseguito un trapianto di rene da donatore vivente in un paziente ucraino di 35 anni, evacuato dalle zone di guerra. La donatrice è stata la madre. Il paziente sta bene, ha potuto abbandonare la dialisi ed è stato dimesso.
Da un fatto sconvolgente è nato un nuovo orizzonte per lui e per la sua famiglia.
Il trapianto è stato effettuato nel quadro di un ampio impegno del Policlinico Tor Vergata, in collaborazione con la Comunità Sant’Egidio, per salvare le vite di malati bisognosi di cure provenienti dalle zone dell’Ucraina maggiormente colpite dalla guerra.
Da diversi mesi il Policlinico Tor Vergata ha preso in carico, attraverso la UOSD di Nefrologia e Dialisi diretta dalla Professoressa Anna Paola Mitterhofer, alcune decine di persone dializzate che erano in pericolo di vita per le condizioni sempre più difficili in cui versano le strutture sanitarie a causa dei bombardamenti e che non avevano più accesso alle cure dialitiche necessarie per la loro sopravvivenza.
Questi pazienti sono giunti in Italia grazie all’impegno della Comunità di Sant’Egidio che ha pensato e realizzato la loro evacuazione. Partiti dall’Ucraina, dopo un lungo, faticoso viaggio, verso la Slovacchia dove Sant’Egidio ha fornito ai pazienti la possibilità di effettuare sedute di dialisi, indispensabili per proseguire il viaggio verso l’Italia.
Questo straordinario risultato è il risultato dello sforzo organizzativo profuso sia a livello di Direzione
del Policlinico Tor Vergata che da parte di tutti gli operatori coinvolti.
In un contesto di guerra, dove le vite umane sembrano non avere più valore, il Policlinico Tor Vergata
vuole contribuire a ridare fiducia per il futuro

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