Operative la Pet-tc e la gamma camera, diagnostica all’avanguardia al Misericordia. I due macchinari sono stati inaugurati durante un partecipato evento all’ospedale di Grosseto, che ha visto presenti oltre al direttore generale Antonio D’Urso e alla direttrice amministrativa Antonella Valeri, il direttore di presidio, Michele Dentamaro e il direttore del dipartimento Diagnostica per Immagini, Enrico Saloni, il responsabile dell’UOSD Medicina nucleare, Alfonso Baldoncini, il direttore di Area dipartimentale Diagnostica per immagini – zona grossetana, Luca Franci, l’assessora al Sociale del Comune di Grosseto, Sara Minozzi, l’assessore regionale al Diritto alla Salute e Sanità, Simone Bezzini e il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani e molti

Due importanti strumentazioni di ultima generazione che vanno a potenziare e migliorare la qualità della risposta diagnostica che i cittadini possono ricevere nella struttura grossetana della Asl Toscana sud est. Il loro impiego riguarda in particolare la Medicina nucleare: sia la gamma camera che la Pet-tc hanno il loro più ampio utilizzo in campo oncologico, anche se una serie di esami riguardano altre specialistiche, tra cui la Neurologia e la Cardiologia. I macchinari utilizzati in Medicina Nucleare forniscono immagini che rappresentano visivamente la distribuzione nel corpo umano della radioattività emessa dai radiofarmaci iniettati nel paziente a scopo diagnostico.

La Pet – tc è uno degli esami più innovativi nel campo della diagnostica per immagini per la diagnosi precoce dei tumori e per il follow-up a seguito di terapie e interventi chirurgici, o per la ricerca di un tumore occulto in pazienti con metastasi documentate, in presenza di elevati livelli di marcatori tumorali nel caso in cui la radiologia tradizionale non abbia evidenziato segni di ripresa della malattia. Consente di identificare il tumore, lo stadio della malattia e la sua evoluzione e di poterne localizzare il sito e l’estensione. In presenza di sospetto di neoplasia, l’utilizzo di questo macchinario permette di ottenere informazioni più precise nei casi in cui altri mezzi diagnostici abbiano fornito risposte dubbie o negative. Il nuovo macchinario Pet è dotato di sistemi avanzati di ricostruzione e rielaborazione dei dati, in grado di ottenere immagini di elevata qualità diagnostica con un alto grado di risoluzione spaziale: permette infatti di individuare lesioni molto piccole nell’ordine di 5 mm circa. In particolare, la definizione del tumore avviene grazie all’iniezione di glucosio, marcato con una sostanza radioattiva: le cellule cancerogene, infatti, sono molto avide di glucosio e il tracciante una volta iniettato per via endovenosa si concentra al loro interno. L’associazione a una strumentazione Tc, anch’essa di elevato valore diagnostico, permette di avere un quadro clinico completo sia strutturale che funzionale.

La gamma camera è l’apparecchiatura standard utilizzata in Medicina nucleare per l’acquisizione delle immagini scintigrafiche rappresentanti la distribuzione nell’organismo della radioattività emessa dai radiofarmaci iniettati nel paziente a scopo diagnostico o terapeutico. In particolare questa macchina apporta dei notevoli miglioramenti sia nei tempi che nella qualità del trattamento: è possibile ridurre la durata del trattamento senza rinunciare alla qualità di questo in modo da migliorare l’esperienza generale del paziente rendendola più tollerabile. Inoltre questa apparecchiatura permette di rilevare le più piccole lesioni in modo da individuare e diagnosticare immediatamente eventuali anomalie.

“La Pet-tc rappresenta il massimo livello di diagnostica disponibile oggi in campo oncologico e non solo – spiega Baldoncini – La caratteristica di essere una macchina ‘ibrida’, ovvero una pet e contemporaneamente una tc, apporta grandi vantaggi perché oltre all’aspetto anatomico, attinente per esempio a localizzazione, forma e dimensioni del tumore, è possibile spingersi oltre e considerare in parallelo l’aspetto funzionale-metabolico della malattia. Questo ha ricadute sostanziali sull’impostazione del percorso diagnostico-terapeutico che può essere definito in modo più decisivo e nel dettaglio, tanto che in alcuni casi a seguito di tale esame è emersa la necessità di una variazione negli aspetti di cura, ottimizzando così il tempo, variante dirimente in oncologia, e rendendola più efficace. Un importante passo avanti quindi nella individuazione precoce di una forma tumorale o nella conferma certa di un sospetto, oltre alla possibilità di valutazione in itinere della risposta del paziente al trattamento terapeutico e nell’accertamento delle recidive”.

“Si amplia in maniera significativa il parco macchine della Medicina Nucleare di Grosseto – afferma il direttore generale D’Urso – Oltre alla nuova Pet-tc e alla gamma camera che abbiamo inaugurato oggi, da pochi giorni sono partiti i lavori per l’istallazione di una ulteriore gamma camera per un totale di tre macchinari di questa tipo, di cui due con funzionalità tc, in dotazione al reparto grossetano. I nuovi strumenti, unitamente alla Moc Dexa di ultima generazione, rendono l’ospedale Misericordia uno dei centri di riferimento più importanti all’interno della nostra Azienda per la diagnostica. La tecnologia è uno dei capisaldi della sanità moderna. Un aspetto da cui nessun percorso di cura può più prescindere. Professionisti umani e preparati insieme a strumentazioni all’avanguardia sono i punti di forza su cui si basa il sistema sanitario. In Asl Toscana sud est puntiamo in modo particolare su questa leva strategica e, come da piano investimenti, ogni anno destiniamo risorse ingenti all’acquisto di elettromedicali e altre tecnologie: 4.200.000 euro la cifra investita nel 2023 da fondi PNRR solo nella zona grossetana, di cui oltre 1 milione destinato alle due gamma camere, mentre la pet-tc è stata finanziata con fondi aziendali per un totale di circa 3.150.000 euro. Avere a disposizioni strumentazioni tecnologiche performanti ci permette di gestire i bisogni di salute dei pazienti proponendo una risposta mirata e personalizzata, nell’ottica di implementazione della medicina di precisione. La stessa importanza la riveste nell’attuazione della prevenzione, l’unica attività che ci consente di intervenire in tempo. Viviamo tempi non sempre facili, ma di concerto e con il costante supporto della Regione, che ringrazio, continueremo a investire in questo settore”.

“Va avanti la strategia di ammodernamento delle tecnologie della rete ospedaliera della Toscana e l’inaugurazione di oggi all’ospedale di Grosseto ne è dimostrazione – spiega l’assessore regionale Bezzini – Grazie alle due nuove strumentazioni si migliora la qualità dell’attività diagnostica, soprattutto in ambito oncologico, e potenziando la dotazione tecnologica, si abbattono i tempi delle prestazioni, oltre a introdurre nel sistema un elemento di innovazione che ottimizza complessivamente la capacità operativa dell’ospedale e il contesto lavorativo dei professionisti. A differenza di quanto deciso a livello nazionale circa la rinvio a metà del 2026 del termine per l’installazione delle tecnologie previste e finanziate con fondi PNRR, in Toscana stiamo già rendendo operative le attrezzature e le strumentazioni tecnologiche e contiamo di concluderne l’avvio entro la fine del 2024, senza avvalerci del rinvio”.

Il commento del Governatore Giani: “All’ospedale di Grosseto entrano in funzione una Tc di ultimissima generazione con radiazioni e tempi ridotti e la prima di due gamma camera. 4 milioni di investimenti in totale tra PNRR e fondi regionali della Asl. Questo significa superare i 1200 esami all’anno e rientra in una visione complessiva di miglioramento diagnostico, per un ospedale, quello di Grosseto che ha una fortissima vocazione sui temi oncologici. Tempi di attesa e appropriatezza delle cure su ogni territorio della Toscana sono la nostra priorità costante perché hanno un impatto immediato sulla vita dei cittadini. È per questo che come Regione Toscana non faremo mai mancare questo tipo di investimenti”.