A Treviso decolla il progetto Qwert
2.500 studenti tra gli 11 e i 14 anni di tutte le scuole medie inferiori, sia pubbliche sia private, della città di Treviso. Saranno i protagonisti di “Qwert”, un progetto sperimentale che coinvolgerà i ragazzi nati e cresciuti nell’era di internet con l’obiettivo di offrire loro un social network (raggiungibile all’indirizzo www.myqwert.it) come strumento di promozione del benessere e della salute.
Il progetto, nato da una ricerca svolta nel 2008 dal Comune di Treviso, segue le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sulle cosiddette “life skills” (abilità di vita) e creerà una rete sociale e virtuale che si appoggia alle più recenti tecnologie di comunicazione. “Qwert” è stato presentato oggi dal Direttore Generale dell’Azienda Ulss 9, Claudio Dario e dall’Assessore alle politiche sociali e sanitarie del Comune di Treviso, Mauro Michielon. Nato da una sinergia tra azienda sanitaria e municipalità, ha ricevuto il supporto economico del Lions Club Treviso Sile e tecnico di H-Farm, è stato condiviso con l’Ufficio scolastico territoriale di Treviso e con la Polizia Postale del Veneto (rappresentata dal dirigente regionale dott. Ciro Pellone). “Qwert” sarà sviluppato nel Distretto Socio Sanitario n.1, diretto da Enrico Di Giorgi, ed è già stato presentato alle scuole e ai genitori. Sarà promosso da una campagna pubblicitaria che viaggerà a bordo degli autobus e da una serie di azioni di comunicazione nelle scuole, per incentivare gli studenti all’iscrizione e alla partecipazione.
I nuovi media (internet e telefonia mobile) sono ormai una realtà quotidiana per tutti coloro che sono nati dopo il 1990, ragazzi cresciuti nell’era digitale e virtuale che influenza sempre più il loro sviluppo cognitivo, emotivo e sociale: ad essi è rivolta un’attenzione crescente da parte di insegnanti, educatori e di chi lavora alla promozione della salute. La creazione di un social network “protetto” (il termine Qwert, indicante le prime lettere delle tastiere dei computer, riecheggia la parola trevigiana “cuert”, “coperto”) che si appoggi alla rete e all’attività in classe intende offrire ai più giovani un luogo virtuale che non intende sostituirsi a Facebook o ad altri social network esistenti, ma puntare su due punti di forza intrinseci per fare comunità: l’appartenenza a un territorio delimitato e la realtà dei rapporti preesistenti per creare senso di appartenenza e di cittadinanza attiva nei ragazzi.
Al sistema ogni minore accederà dopo la sottoscrizione di una liberatoria da parte dei genitori e la consegna manuale di una password per essere certi dell’identità dell’utente. Un team di professionisti (educatori e psicologi, assistenti sociali e operatori sociosanitari) seguirà gli utenti in rete per aiutarli a popolare di contenuti il network facendo diventare i ragazzi i veri protagonisti di questa avventura. Il network offrirà la possibilità di creare un proprio profilo, di creare gruppi, di partecipare a discussioni, caricare immagini e video, proporre e realizzare concorsi. Il server che ospita “Qwert” si trova all’interno dell’Azienda Ulss 9.
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