La parte più luminosa e delicata del nostro corpo, almeno a Rovigo, non sarà più toccata dal bisturi del chirurgo oculista, ma da un laser. Gli occhi all’Ulss5 guariti da due piattaforme laser acquisite grazie alla sinergia tra Fondazione Cariparo e Azienda sanitaria La Fondazione Cariparo ha stanziato un contributo di 950.000 euro nel 2017 per attrezzature da dedicare all’attività dell’oculistica di Rovigo.
“Il laser a femtosecondi è una tecnologica che utilizza la luce infrarossa con pulsazioni della grandezza di pochi micron e di brevissima durata. Il laser a femtosecondi si utilizza per tagliare i tessuti e i tagli effettuati sono perfetti, una perfezioni impossibile da raggiungere con la mano del chirurgo – spiega il Primario Luigi Caretti – mentreIl laser ad eccimeri, attraverso un effetto fotochimico basato sull’erogazione di luce ultravioletta, è capace di asportare tessuto corneale in maniera estremamente precisa e circoscritta. Il laser ad eccimeri serve per cambiare la curvatura della cornea, che è la parte anteriore dell’occhio”. La prima seduta operatoria laser-assistita a Rovigo è stata eseguita il 31 maggio scorso.
In poco più di un mese, la piattaforma laser è stata utilizzata in tutti e tre gli ambiti terapeutici di utilizzo, con grande beneficio clinico per i pazienti: CHIRURGIA REFRATTIVA, CHIRURGIA DELLA CATARATTA E TRAPIANTI DI CORNEA.
Con l’utilizzo di questa piattaforma laser e’ aumentato il numero di interventi svolti presso la divisione di Oculistica con riduzione dei tempi di attesa e soprattutto con aumento della qualità e della quantità delle prestazioni fornite ai pazienti.