Un intervento chirurgico multidisciplinare ad alta complessità che ha coinvolto neurochirurghi, neuroradiologi, chirurghi maxillo-facciali, anestesisti della neurorianimazione – oltre a tutte le altre figure sanitarie che compongono un’èquipe chirurgica, insieme agli anatomo-patologi e alle altre strutture coinvolte in un intervento di questo tipo – ha restituito in Aoup la piena funzionalità temporomandibolare e neurologica a una paziente che, da circa due mesi, aveva accusato improvvisamente paralisi al volto con forte dolore e deformazione del viso, cefalea acuta e persistente, vertigini e difficoltà nel camminare. Dagli esami strumentali di neuroradiologia (Rmn) era emersa una grande formazione alla base cranica che stava erodendo il pavimento, alterando anche la conformazione della mandibola, e comprometteva gravemente nervi e cervello. Nel giro di un paio di giorni dalla visita a Pisa la paziente, dopo la pianificazione dell’intervento, effettuata dalla Neurochirurgia insieme alla Neuroradiologia e alla Chirurgia maxillo-facciale, è entrata in sala operatoria e, dopo 4 ore di intervento multidisciplinare e 5 giorni di degenza, è tornata a casa in buone condizioni generali.
Dall’esame istologico della massa asportata effettuato nell’Anatomia patologica 1 è emersa la natura benigna della lesione, rarissima e la cui asportazione chirurgica risulta riportata finora in letteratura alcuni anni fa solamente in due casi, negli Stati Uniti: alla Mayo Clinic di Rochester in Minnesota e nella neurochirurgia dell’Ospedale universitario di Salt Lake City nello Yutah.
In sala operatoria erano presenti come primo operatore: Gaetano Liberti e Bruno Carlo Brevi e gli aiuti Michele Caniglia e Ugo Amadi; Michele Brega e Carla Rocca, Clelia Schiavottiello e Denise Pianu, Rachele Nicolosi e Michele Castagna. Nella degenza post-operatoria la paziente è stata ricoverata nella Neurorianimazione diretta dal dottor Sergio Casagli seguita dagli specialisti Antonella Ghetta e Giancarlo Varelli.