Le lesioni agli arti inferiori, causate da patologie gravi quali il diabete, oppure le ulcere da decubito a seguito di una prolungata immobilità colpiscono, ogni anno, migliaia di pazienti anche di giovane età e possono compromettere, a volte in modo irreversibile, la qualità della vita. Basti pensare che, in Italia, circa 3,27 milioni di persone dichiarano di soffrire di diabete, mentre 1 milione non ne è “consapevole” e ben 4 milioni sono ad alto rischio di sviluppare la patologia.

Per questo, i clinici definiscono il piede diabetico la “complicanza delle complicanze”, per via delle pesanti alterazioni anatomo-funzionali che può generare e che sono riconducibili, in genere, a una neuropatia diabetica o a una vasculopatia periferica con occlusione dei vasi. – La scienza medica ha però fatto passi importanti in questo settore e oggi, a disposizione dei pazienti, ci sono terapie farmacologiche, soluzioni chirurgiche innovative, Centri per trattamenti ad altissima specializzazione, in grado di affrontare tutti gli aspetti della malattia.

Fra questi, a Pescara, il Centro di Chirurgia del piede diabetico e delle ferite difficili – Casa di Cura Pierangeli Synergo, polo medico-chirurgico per i pazienti provenienti da Abruzzo, Molise e dalle regioni limitrofe. Il Centro, guidato dal dottor Gustavo Velasquez, effettua ogni anno oltre 700 interventi di chirurgia specialistica, per ripristinare l’integrità cutanea e ridare ai pazienti salute e qualità  di vita.

Le soluzioni terapeutiche ad alta tecnologia per le ferite difficili comprendono trattamenti quali la “pressione negativa”, le medicazioni avanzate, i sostituti dermici. La pressione negativa per fronteggiare le ulcere acute e croniche prevede l’utilizzo di sistemi costituiti da piccole pompe ad alta tecnologia che esercitano una pressione sulla zona gravemente lesionata, al fine di accelerare il processo di guarigione delle ulcerazioni; in altri casi, invece, vengono impiegati dispositivi che associano alla pressione negativa l’instillazione di soluzioni antisettiche per fronteggiare le infezioni, ridurre la contaminazione delle ferite e agevolare la rimozione dell’essudato in eccesso.

Sono invece riconducibili alla chirurgia di precisione i “sostituti dermici” per la sostituzione di aree cutanee particolarmente lesionate. Per queste patologie, in presenza di ulcere da decubito sacrale, ischiatico e femorale, vengono “ricostruiti“ veri e propri lembi cutanei utilizzando biomateriali di ultima generazione. Laddove ci siano pazienti che presentano complicanze e “ritardi” nella chiusura e cicatrizzazione delle ferite, vengono adottate strumentazioni non invasive quali il bisturi ad acqua o il laser CO2 ed effettuati impianti di cellule vascolo-stromali.

Suffragate da autorevoli studi clinici e dalle evidenze della pratica clinica quotidiana, queste procedure favoriscono la granulazione tissutale, la epitelizzazione e la guarigione che è stimata, per le ulcerazioni del piede diabetico, in circa 8 settimane. Da segnalare, infine, le medicazioni primarie non aderenti in silicone che consentono di gestire i fluidi e ridurre il dolore durante le medicazioni; questi speciali trattamenti prevengono, infatti, le macerazioni che possono insorgere nelle ferite e accelerano il processo di guarigione.

“Gli interventi sul piede diabetico e sulle piaghe da decubito” – ricorda il chirurgo Dottor Gustavo Velasquez sono in forte crescita, per l’invecchiamento della popolazione e le patologie correlate, per la recrudescenza del diabete che resta una patologia grave, diffusa e spesso mal curata, per le lesioni traumatiche che possono generare condizioni di estrema difficoltà per i pazienti. “Attualmente i pazienti affetti da piede diabetico, ulcerazioni da decubito e lesioni difficili che visitiamo sono più di un migliaio ogni anno. Di questi, circa 700 vengono sottoposti a interventi chirurgici che puntano alla soluzione definitiva del problema e sono effettuati in regime di ricovero ordinario, per garantire gli standard più elevati in termini di sicurezza ed efficacia e consentire il monitoraggio post intervento. Il follow-up dura circa un mese e prosegue con sistematiche visite di controllo.”

Il Centro Piede Diabetico e Ferite Complesse Pierangeli Synergo di Pescara è una struttura convenzionata, con percorsi terapeutici a breve, medio e lungo termine. “Le tecnologie e le biotecnologie innovative di cui il Centro dispone – ricorda Velasquez –“ ci permettono di intervenire su patologie che non potrebbero essere trattate diversamente e di guarire un numero sempre più ampio di pazienti”.