niguardaCome spesso accade in questo tipo di interventi donatore e ricevente sono familiari, in questo caso due sorelle gemelle. L’intervento è completamente riuscito. C’e’ un solo precedente in Italia e i centri nel mondo che effettuano il trapianto di rene con tecnica robotica (il robot si utilizza solo per la fase di prelievo) sono pochi e altamente specializzati.

“Utilizzare il robot per questo tipo di intervento – spiegano Luciano De Carlis, Direttore della Chirurgia Generale 2 e dei Trapianti dell’A.O. Ospedale Niguarda e Alessandro Giacomoni che ha eseguito il prelievo- permette di avere molta più precisione nelle manovre chirurgiche e offre indiscussi vantaggi per il donatore che vede ridursi i tempi e le complicazioni del post-operatorio: già al secondo giorno dopo l’operazione il paziente è in grado di alzarsi e mangiare, dopo 5-6 giorni avviene la dimissione e possiamo stimare in due settimane la ripresa delle consuete attività quotidiane. Tutto perché la chirurgia con il robot è una chirurgia poco traumatica che ben si adatta alla situazione di persona sana, quale il donatore è”.
“Il robot- aggiunge Luciano De Carlis – è già in uso da alcuni anni presso la Chirurgia di Niguarda, ma solo recentemente è stato applicato all’area trapianti. Pensiamo che questo possa essere il futuro per questo tipo di interventi. Presto adotteremo questa tecnica anche per il prelievo di fegato da vivente”.

La Chirurgia robotica abbinata all’esperienza dei chirurghi permette una serie notevole di vantaggi che favoriranno in maniera notevole la donazione di organi.