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A Firenze il primo bisturi cibernetico del Centro Italia

È attivo presso la Casa di Cura Ulivella di Firenze il primo Sistema CyberKnife del Centro Italia, il quarto nel nostro Paese.

Questa tecnologia innovativa è già largamente impiegata per il trattamento non invasivo di patologie tumorali in aree cliniche quali la spina dorsale, l’encefalo, i polmoni, il fegato, il pancreas e la prostata.
Il trattamento con CyberKnife avviene in regime ambulatoriale, senza la necessità di un ricovero ospedaliero, ed è del tutto indolore.
Attualmente sono quasi 200 le postazioni CyberKnife nel mondo, di cui 22 in Europa e 4 in Italia, ed oltre 80.000 i pazienti trattati nel mondo.

La Regione Lombardia, dopo aver esaminato gli eccellenti risultati ottenuti dopo i primi cinque anni della sperimentazione, il 16 dicembre 2009 ha deliberato (n° 10804), sotto la voce “Determinazioni in ordine alla gestione del servizio socio sanitario regionale per l’esercizio 2010”, l’inserimento a tariffa nella branca di Radioterapia della prestazione “Radioterapia stereotassica senza casco con braccio robotico per il riposizionamento ed il controllo on line del bersaglio” (DRG 92.29M), trattamento a cui il Paziente ha accesso con impegnativa del Medico Curante. Questo provvedimento è importante perché in base al Testo Unico di Compensazione interregionale della mobilità sanitaria del 20.07.2009 qualunque Paziente, di qualunque Regione Italiana può accedere al trattamento con il Sistema CyberKnife usufruendo del Sistema Sanitario Nazionale.

Nell’ottica di un ulteriore sviluppo di questa esperienza, nel 2009 è stata decisiva l’acquisizione del CyberKnife, una macchina progettata elettivamente per i trattamenti di radiochirurgia e radioterapia stereotassica, che consente di trattare con maggior sicurezza sedi estremamente critiche e di applicare nuovamente il trattamento ai pazienti già trattati in altre sedi con radioterapia tradizionale e ad essa recidivati.

Non a caso, infatti, i primi trattamenti effettuati con il CyberKnife di Firenze hanno riguardato cinque pazienti di cui due con recidiva di lesione neoplastica cerebrale già precedentemente sia operata che irradiata e altri due con recidiva in sede vertebrale di neoplasia già precedentemente irradiata con tecnica tradizionale presso altro Centro. Il pregresso trattamento aveva già somministrato alla struttura critica del midollo spinale la dose di tolleranza. Sono questi casi emblematici in cui solo l’altissima precisione (inferiore al millimetro) del trattamento Cyberknife poteva consentire un ritrattamento. Il quinto paziente presentava due metastasi epatiche con tumore primitivo controllato non suscettibili di resezione chirurgica o termoablazione. Questa ultima sede, il fegato, come il polmone, si può notevolmente avvalere del software “Syncrony” che consente di seguire gli spostamenti respiratori del bersaglio tumorale.

Tutte queste premesse supportano l’intenzione di ottimizzare l’uso della macchina attraverso una selezione interdisciplinare delle indicazioni e della casistica che veda assieme Radioterapisti, Neurochirurghi, Chirurghi toracici, Chirurghi addominali, ORL, etc. ed Oncologi medici.

La Radiochirurgia è una tecnica che adopera alte dosi di radiazioni per colpire con precisione sub-millimetrica il target tumorale, in modalità non invasiva e con intento paragonabile a quello della chirurgia tradizionale.
Negli ultimi anni l’introduzione del Sistema CyberKnife ha rivoluzionato la radiochirurgia, non solo per il trattamento dei tumori cerebrali e di quelli della spina dorsale che da anni erano trattati con la radioterapia, ma anche e soprattutto per quelli extra-cranici: ora tumori del polmone, del fegato, della prostata e del pancreas possono essere sottoposti ad un trattamento con CyberKnife con risultati a livello mondiale sempre più incoraggianti. Gli studi in corso dimostrano come praticamente ogni parte del corpo umano può o potrà essere trattata con questa metodica.

Il CyberKnife è un Sistema di Radiochirurgia non invasiva che, sfruttando la robotica e un sistema di guida mediante immagini combinate (tac – risonanza magnetica), rende possibili interventi radiochirurgici ponendosi come alternativa alla chirurgia tradizionale per il trattamento di patologie maligne, malformative o funzionali praticamente in qualsivoglia sede anatomica. Questo tipo di trattamento, che somministra alte dosi di radiazioni con estrema precisione, offre nuove opportunità ai pazienti con tumori inoperabili, a coloro in cui per comorbidità è impossibile l’intervento chirurgico o, infine, a coloro che rifiutano l’opzione chirurgica.
È interessante segnalare che da circa un anno è in corso in quattro grandi centri ospedalieri americani uno studio comparato tra Pazienti con tumore al polmone chiamato STARS (Steretactic Radiotherapy versus Surgery). I Pazienti vengono curati o con la chirurgia tradizionale o solo con il CynerKnife. I risultati di questo studio saranno noti fra tre anni e potrebbero portare ad una rivoluzione nell’attuale concezione della chirurgia come “gold standard”, ovvero la migliore opzione terapeutica che a tutt’oggi si può offrire ai Pazienti affetti da tumore al polmone al primo stadio.

Un utile approfondimento rispetto al Sistema CyberKnife, è rappresentato dall’innovativo sito “Radiochirurgia.tv” (www.radiochirurgia.tv) che ha lo scopo di presentare la tecnica, spiegarne in modo semplice ma scientificamente preciso i campi di applicazione e le indicazioni tramite video interviste non solo ad esperti e medici di fama internazionale, ma anche a pazienti che hanno già affrontato il trattamento. Il sito si pone come obiettivo di diventare un punto di riferimento per i pazienti italiani, dando loro la possibilità di porre quesiti, non solo ad altri Pazienti, ma anche a Medici qualificati nel campo della Radiochirurgia. Il sito diventerà inoltre una “piazza virtuale” (forum) per gli specialisti che si vogliono confrontare con i propri colleghi sull’utilizzo di questa tecnologia.

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