Al Careggi dopo il primo trapianto in Italia di rene da donatore a cure fermo con l’impiego del robot chirurgico, nei giorni scorsi, in 48 ore sono stati eseguiti altri 3 interventi dello stesso tipo e 3 trapianti renali da donatore a cuore battente. Una maratona per assicurare un buon esito al dono generoso e fragile di vite che si sono inevitabilmente spente lasciando una straordinaria possibilità di cura ad altri pazienti. Per questo la Direzione di Careggi ringrazia innanzi tutto le persone che hanno donato e le loro famiglie ricordando tutti i professionisti sanitari, infermieri e medici che hanno operato contemporaneamente per portare a termine ogni donazione e il relativo trapianto.
Grazie alla nuova organizzazione che l’Azienda ospedaliero – universitaria fiorentina ha potuto realizzare nell’ultimo anno è ora possibile il prelievo e il trapianto di più organi su più pazienti in contemporanea con l’attivazione e il coordinamento in tempi brevi di una notevole quantità di figure professionali e di sofisticate attrezzature. In 48 ore sono state attivate simultaneamente 3 sale operatorie e due robot chirurgici per eseguire interventi rapidi e sincronizzati nella costante urgenza di nuovi donatori e nuovi riceventi.
L’intenso impegno organizzativo di Careggi ha potuto contare sul costante supporto dall’Organizzazione Toscana Trapianti e del Centro Nazionale Trapianti che hanno sviluppato con l’Azienda nuovi programmi di donazione, in particolare quello a cuore fermo che ha consentito di estendere in modo rilevante le possibilità di trapianto, creando le condizioni per una progressiva riduzione dei pazienti in lista di attesa.