Alla Clinica San Francesco 5 interventi di protesi totale di ginocchio con procedura robotica
Per la prima volta in Italia sono stati portati a termine con successo cinque interventi di sostituzione protesica totale di ginocchio mediante procedura robotica. A fare da apripista la Clinica San Francesco di Verona, struttura sanitaria polispecialistica accreditata con il Servizio Sanitario Nazionale.
La chirurgia protesica totale di ginocchio robotizzata rappresenta la forma più avanzata e innovativa del trattamento sostitutivo di questa complessa articolazione.
La nuova metodica applicata consente di impiantare una protesi totale con una maggiore precisione e un perfetto bilanciamento legamentoso rispetto alla tecnica tradizionale; questi elementi sono fondamentali per un più rapido recupero funzionale dell’articolazione e per la durata nel tempo dell’impianto. Rappresenta una evoluzione della tecnica che impiega il sistema con braccio robotico Mako già in uso presso la struttura veronese e permette di utilizzare la robotizzazione nella quasi totalità dei casi di artrosi del ginocchio.
Sviluppata negli Stati Uniti, la chirurgia ortopedica con tecnologia robotica fu introdotta per la prima volta in Europa, e in particolare in Italia, proprio presso la Clinica San Francesco, dal Dott. Piergiuseppe Perazzini nel 2011. I primi furono interventi di protesi parziale di ginocchio e di anca e, nel corso del tempo, grazie all’esperienza acquisita la Clinica ha potuto sviluppare il Centro di Ortopedia Robotica Europeo – CORE – diventando riferimento anche per la formazione di chirurghi ortopedici che approcciano a questa metodica.
Ad oggi presso la Clinica San Francesco sono stati eseguiti 1.233 interventi di protesi parziale di ginocchio e 459 interventi di protesi d’anca.
Perazzini precisa: “Questo evento conferma il primato della Clinica San Francesco nell’innovazione tecnologica ortopedica. La possibilità di intervenire con tecniche sempre più precise, meno invasive e meno dolorose, rappresenta una sicurezza per il paziente e nel contempo consente un più veloce ritorno alla vita familiare, lavorativa e sportiva”.