Siglato l’accordo di collaborazione tra AiSDeT-Associazione Italiana di Sanità Digitale e Telemedicina e Confindustria Dispositivi Medici con l’obiettivo di approfondire e promuovere scenari evolutivi del digitale nel comparto della Sanità. In particolare, il protocollo prevede iniziative congiunte per analizzare e definire i PDTA digitali, individuando aree terapeutiche di approfondimento, ma anche incontri sul Fascicolo sanitario elettronico e sulla telemedicina. In questo progetto è considerato strategico il confronto con le Società scientifiche e con gli stakeholder coinvolti nel processo di innovazione digitale in sanità per stimolare anche l’adozione di modelli organizzativi innovativi di erogazione dei servizi di assistenza e cura del SSN.

“Saranno individuate – precisa Ottavio Di Cillo, Presidente AiSDeT – alcune aree terapeutiche meritevoli di approfondimento e insieme sarà promossa l’informazione sugli sviluppi del FSE (Fascicolo Sanitario Elettronico) e sugli scenari di implementazione della Telemedicina, attraverso incontri macroregionali. Infine, particolare attenzione sarà data a quello che si chiama l’”Ultimo miglio”, cioè a quell’ambiente di prossimità e domiciliare dell’assistenza e della cura, individuando ed approfondendo le diverse esperienze di telemedicina che nelle singole realtà regionali sono maturate e che possono rappresentare delle best practice di riferimento”.

“Crediamo fortemente nella collaborazione con AiSDeT – ha dichiarato Filippo Lintas, Presidente Home and Digital care di Confindustria dispositivi medici – perché siamo convinti che la Sanità digitale rappresenti oggi l’innovazione nel sistema salute e un solido supporto per il SSN. Il nostro comparto presta massima attenzione ai cambiamenti del mondo della sanità e all’opportunità offerta dal potenziamento e dallo sviluppo delle cure domiciliari, ponendo al centro le esigenze dei pazienti. Per il futuro dell’assistenza domiciliare è importante creare una struttura digitale in grado di facilitare e migliorare l’accesso, l’efficienza e la qualità delle cure, offrendo nuove opportunità per la salute e il benessere delle persone”.