Una stanza tecnologicamente assistita per le osservazioni dei bambini durante il gioco, realizzata grazie al sostegno dell’Associazione Paolo Zorzi per le Neuroscienze Onlus. L’innovativo allestimento verrà inaugurato il 17 aprile nell’Unità di Neuropsichiatria e Riabilitazione dell’Età evolutiva dell’IRCCS “Don Gnocchi” di Milano e consentirà l’osservazione delle attività di gioco e riabilitative in tempo reale.

Grazie alla presenza di telecamere, sensori di movimento, microfoni e uno specchio unidirezionale sarà possibile lavorare anche con i genitori per aiutarli a comprendere i momenti della seduta e i segnali che il bambino manda. La strumentazione tecnologica renderà inoltre possibile acquisire registrazioni audio/video per analisi sulla posizione nello spazio dei segmenti corporei, la direzione dello sguardo e altre misure relative alla mimica facciale e alla posizione del corpo, senza interferire nella attività di gioco dei bambini e il lavoro clinico-riabilitativo.

«Studi recenti hanno rilevato un aumento della prevalenza dell’autismo a livello globale – spiega Anna Cavallini, responsabile del Dipartimento di Neuropsichiatria infantile della Fondazione -. Secondo gli autori questo riflette gli effetti combinati di più fattori, tra cui l’aumento della consapevolezza della società rispetto ai disturbi dello spettro autistico e della risposta della salute pubblica a livello globale, i progressi nell’identificazione e nella definizione dei casi e un aumento della capacità di identificare e affrontare i problemi sociali e di salute pubblica. È prematuro ipotizzare che ci sia un incremento della prevalenza dovuto a fattori di rischio correlati; è necessario, infatti, effettuare studi con popolazioni più numerose, che utilizzino gli stessi criteri per la diagnosi e gli stessi metodi per identificare i casi nelle diverse regioni del mondo nel corso del tempo».

I dati raccolti grazie alla nuova stanza tecnologicamente assistita allestita in Fondazione saranno molto utili sia in ambito clinico-diagnostico e di impostazione del trattamento riabilitativo, sia in ambito di ricerca scientifica. Due sono i progetti di ricerca in corso, in collaborazione con il Politecnico di Milano: il primo “ERISIBS” volto alla presa in carico precoce di bambini di pochi mesi, fratellini o sorelline di bambini con autismo, e il secondo “RISCALE” per favorire nei bambini autistici sotto i 6 anni l’uso dei gesti comunicativi grazie a uno speciale robottino umanoide.

L’Associazione Paolo Zorzi per le Neuroscienze Onlus supporta l’attività di ricerca che si svolge all’interno dell’Unità di Neuropsichiatria infantile, dove sono in carico riabilitativo ambulatoriale più di un centinaio di bambini con diagnosi di disturbi dello spettro autistico ed è attiva una équipe multidisciplinare formata da medici neuropsichiatri, psicologi, psicomotricisti, logopedisti, fisioterapisti e dedicata alla diagnosi precoce e alla presa in carico tempestiva del bambino.
In Lombardia sono 1.600 le nuove diagnosi di disturbi dello spettro autistico formulate in un anno e molte di queste sono formulate già tra i 18 e i 24 mesi. Secondo il ministero della Salute, in Italia un bambino su 77 presenta un disturbo dello spettro autistico con una prevalenza maggiore nei maschi, che sono 4,4 volte in più rispetto alle femmine.

Le Unità di Neuropsichiatria e Riabilitazione dell’età evolutiva che afferiscono al Dipartimento attivo in Fondazione si fanno carico di centinaia bambini con disturbi dello spettro autistico.
Sono operative in tutta Italia nei Centri di Milano e di Pessano con Bornago, Legnano, Seregno, Inverigo, Malnate, Salice Terme, Rovato, Torino, Parma, Firenze, Roma, Falconara marittima, Salerno e Tricarico, oltre che negli ambulatori di San Donato Milanese, San Giuliano Milanese, Melzo, Segrate, Barlassina, Vimercate, Como, Guanzate, Varese, Torino, Ancona, Camerano, Fano, Osimo, Senigallia.