Ogni anno, il 7 aprile, in occasione della Giornata Mondiale della Salute, l’Organizzazione Mondiale della Sanità invita a riflettere sull’importanza della salute fisica e mentale promuovendo il raggiungimento del miglior livello possibile di benessere per tutti. Per celebrare la salute come diritto umano fondamentale, il tema conduttore di quest’anno è “My health, my right” e, in un contestodove l’accesso alle cure e prevenzione sono le parole chiave per una vita più sana e prospera, Elty di DaVinci Salute fa il punto della situazione in ambito salute e rileva un divario significativo tra uomini e donne per quanto riguarda la prenotazione di servizi di prevenzione.

Da un lato i dati di Elty evidenziano una maggiore consapevolezza e attenzione verso la prevenzione, con sempre più utenti che si sottopongono a visite specialistiche e check up periodici, e un’età media di 41 anni. Dall’altro canto però questi dati evidenziano che c’è ancora una discrepanza tra uomini e donne, quest’ultime molto più attente a una maggiore cura e monitoraggio della salute, sin da età molto più giovani. Infatti, l’età media delle pazienti scende a 32 anni per quanto riguarda le visite ginecologiche, contro un’età media di 37 anni degli uomini che si sottopongono a controlli di urologia.

I numeri parlano chiaro. Oltre agli esami di screening ginecologico, le donne hanno a cuore sia la prevenzione dermatologica, quella cardiologica che radiologica.

“Siamo felici di confermare una crescente consapevolezza sull’importanza di adottare uno stile di vita sano, nonostante studi a livello Europeo mostrano come in Italia ci sia ancora molto da fare, soprattutto in materia di prevenzione per le donne” afferma Stefano Casagrande, CEO & Co-Founder di DaVinci Salute. “Con il recente lancio di Elty rinnoviamo il nostro impegno verso la salute accessibile offrendo servizi di prevenzione, che possa essere davvero alla portata di tutti e tutte.”.

Ma non è solo la salute fisica ad essere al centro dell’attenzione di Elty. Investire in percorsi psicologici e programmi di benessere è essenziale per creare un ambiente lavorativo sano e produttivo. Il welfare aziendale, con un occhio di riguardo al benessere mentale, gioca un ruolo sempre più rilevante nel contesto della salute complessiva; non solo migliora la qualità della vita dei dipendenti, ma può anche avere un impatto positivo sull’azienda stessa, aumentando l’engagement e riducendo l’assenteismo.

Andrea Orani, CEO & Co-Founder presso DaVinci Salute, afferma: “Anche in questo caso, sono le donne ad accogliere più favorevolmente i percorsi di benessere mentale offerti dalle aziende. È incoraggiante notare che sempre più persone sposino questo tipo di supporto, ma è importante continuare a sensibilizzare tutti i dipendenti sull’importanza del benessere mentale in azienda, senza alcuna distinzione. Investire nel benessere mentale dei dipendenti non solo migliora la loro qualità di vita, ma contribuisce anche a una maggiore produttività e soddisfazione lavorativa”.