Al via l’esperimento CORM
I ricercatori del Laboratorio Congiunto tra la Divisione Ricerca ASAlaser e il Dipartimento di Scienze Biomediche Sperimentali e Cliniche “Mario Serio” dell’Università di Firenze nel team dell’esperimento CORM. Il progetto, tra gli 11 a bordo del razzo lanciato lo scorso 14 agosto, sarà effettuato sulla Stazione Spaziale Internazionale nel corso della missione VITA dell’Agenzia Spaziale Italiana a cui sta prendendo parte Paolo Nespoli, astronauta italiano della European Space Agency.
ASAcampus e i suoi referenti Dr. Monica Monici, Dr. Francesca Cialdai e Dr. Leonardo Vignali sono parte attiva nel progetto CORM, tra gli 11 esperimenti italiani della ASI Biomission VITA a bordo del razzo SpaceX Falcon 9 CRS-12 Dragon lanciato lo scorso 14 agosto dal Kennedy Space Center, Cape Canaveral, Florida.
Al progetto CORM, coordinato dal Dr. Matteo Lulli e dal Prof. Sergio Capaccioli dell’Università degli Studi di Firenze, partecipano anche altri ricercatori sia dell’Ateneo di Firenze che dell’Ateneo di Roma “La Sapienza”. L’esperimento, il cui hardware è stato realizzato da Kayser Italia, studia il Coenzima Q10 come contromisura per ivdanni prodotti sulla retina dalla microgravità e dalle radiazioni presenti nell’ambiente spaziale.
CORM valuta la possibilità che il Coenzima Q10 protegga le cellule retiniche dalle alterazioni molecolari e strutturali, indotte dalla microgravità e dalle radiazioni presenti sulla ISS, che culminano nella morte per apoptosi. Già oggetto di un nostro brevetto che ha avuto esito in un collirio atto alla cura di patologie corneali e retiniche, la capacità del Coenzima Q10 di prevenire la morte delle cellule retiniche potrà avere importanti ricadute per gli astronauti, soprattutto in vista di missioni di lunga durata, e sulla Terra per quelle patologie oftalmologiche che sono caratterizzate da eccesso di apoptosi. Dopo una completa sperimentazione condotta a Terra, l’esperimento è stato allestito in un laboratorio riservatoci dalla NASA presso il Kennedy Space Center in Florida alloggiato in un peculiare hardware prodotto da Kayser Italia e inviato il 14 agosto sulla ISS insieme agli altri esperimenti della missione VITA. Al ritorno sulla Terra, previsto il 17 settembre prossimo, le cellule saranno analizzate sulla base di alcuni parametri che abbiamo assunto come indice della loro integrità.
Il progetto CORM è stato finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana, che ha anche coordinato lo sviluppo e le operazioni degli esperimenti, gestito il contratto e garantito l’accesso alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) tramite uno specifico accordo stipulato con NASA.