Presentato il primo Gamma Knife Icon in Italia per la radiochirurgia cerebrale
Fondazione Poliambulanza di Brescia è il primo Istituto Ospedaliero in Italia a dotarsi dell’innovativo sistema Leksell Gamma Knife Icon di Elekta, l’ultima evoluzione tecnologica nel campo della radiochirurgia stereotassica.
Il nuovo modello Icon rende possibile ampliare di circa il 20% le possibilità di trattamento, introduce la possibilità di utilizzare una maschera termoplastica personalizzata per un maggior comfort del paziente e garantisce una maggiore precisione e accuratezza grazie a un sistema di Imaging stereotassico integrato e di un Adaptive Dose Control che aggiorna in tempo reale, per ogni seduta terapeutica, il piano di trattamento e l’erogazione della dose.
La radiochirurgia consente di colpire con un’elevata dose di radiazioni lesioni cerebrali di dimensioni ridotte, tumorali e non, in modalità mini-invasiva cioè senza richiedere alcuna incisione del cranio e senza ledere le parti cerebrali sane limitrofe ponendosi quale alternativa consolidata all’intervento chirurgico tradizionale.
Una delle metodiche di radiochirurgia stereotassica è la Gamma Knife, una forma speciale di radioterapia che utilizza un sistema multisorgente per somministrare raggi gamma con precisione al decimo di millimetro. I raggi emessi convergono in elevata dose nel medesimo punto e in bassissima dose nei tessuti sani circostanti. La testa del paziente viene posizionata in modo tale che la lesione coincida con il centro focale in cui collima la massima quantità di raggi. Durante l’irradazione sia la testa del paziente che le sorgenti radianti sono fisse: questo garantisce la massima precisione di trattamento.
Ad oggi vengono trattati con Gamma Knife circa 79.000 nuovi pazienti all’anno nel mondo. In Italia, la tecnologia Gamma Knife è presente solo in 7 centri. Oltre ai tumori cerebrali maligni e benigni, è possibile trattare alcune malformazioni vascolari e alcune patologie funzionali quali la nevralgia trigeminale, alcune forme di epilessia e alcuni tipi di patologie del movimento. Recenti attività di ricerca clinica offrono risultati promettenti anche in campo oftalmologico.
Nei centri Gamma Knife nel mondo, le patologie maggiormente trattate sono i tumori maligni (44,2%) e i tumori benigni (36,8%), seguono le malformazioni vascolari (11,3%), i disturbi funzionali (7,3%) e, in ultimo, i disturbi oculari (0,4%).
I vantaggi della radiochirurgia stereotassica
La radiochirurgia allarga lo spettro delle patologie cerebrali trattabili, consentendo di raggiungere aree profonde del cervello difficilmente operabili oppure di intervenire su pazienti il cui stato clinico non permette di sostenere una procedura chirurgica. A questi vantaggi si aggiungono tempi di ricovero ridotti (circa 1-2 giorni) e nessuna riabilitazione post-operatoria.
I più recenti protocolli terapeutici identificano la radiochirurgia anche come complemento alla chirurgia, alla radioterapia eseguita con altri tipi di apparecchiature e ai trattamenti chemioterapici.
La radiochirurgia Gamma Knife viene impiegata da circa quarant’anni. Importanti miglioramenti in termini di precisione e accuratezza sono stati introdotti progressivamente, ma l’innovazione maggiore è rappresentata dal nuovissimo modello Leksell Gamma Knife Icon, che presenta alcune rilevanti novità.
Il nuovo sistema permette l’utilizzo di una maschera termoplastica in alternativa al casco stereotassico. L‘identificazione delle coordinate stereotassiche può essere ora svolta da un’innovativo sistema di Stereotactic Imaging, una sorta di TAC a bassa dose integrata nella macchina, che stabilisce la posizione di ogni punto della testa rispetto alle sorgenti di raggi gamma.
Un sistema di controllo monitora la posizione della testa non soltanto prima della seduta ma anche durante il corso dell’intera erogazione della dose radioterapica. Nel momento in cui vengono rilevati spostamenti della testa pari a più di 1,5 mm, l’irradiazione viene immediatamente interrotta.
In casi selezionati è possibile eseguire il trattamento in modalità ‘frameless’ ovvero con l’utilizzo di una maschera termoplastica, una sorta di rete preriscaldata e applicata sul volto del paziente in modo tale da aderirvi perfettamente e da mantenerlo fermo.
L’utilizzo della maschera termoplastica agevola la “radiochirurgia multisessione”, evitando di mantenere il casco fissato sul cranio anche negli intervalli di tempo che separano una sessione dall’altra.
E’ ora possibile trattare lesioni multiple dislocate in zone cerebrali periferiche, aumentando così del 20% circa le possibilità di trattamento.
Il nuovo modello è dotato di un sistema Adaptive Dose Control che aggiorna in tempo reale, per ogni seduta terapeutica, il piano di trattamento e l’erogazione della dose offrendo al paziente il miglior controllo della dose erogata.
Ottimizzazione del workflow: L’imaging stereotassico integrato consente una ottimizzazione di tutto il percorso terapeutico del paziente. La fase di imaging propedeutica alla preparazione del piano di trattamento può essere completamente “frameless”, quindi tale da non richiedere necessariamente l’utilizzo del casco, e solamente al momento del trattamento il medico stabilisce quale è il sistema di immobilizzazione più adeguato.